Salerno, l’Humanitas stila un protocollo per un nuovo villaggio

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“Il vero volontariato è questo: creare le condizioni per far restare queste persone nei loro villaggi”. Con la consapevolezza che potrebbero essere loro gli artefici del loro stesso futuro. E con questi presupposti, siglato il protocollo d’intesa.

È stato un momento emozionante e importante al tempo stesso quello di ieri presso la sede internazionale del corpo di soccorso Humanitas di Salerno. Mentre continuano gli sbarchi e frenetiche sono le iniziative per l’accoglienza degli stessi, nel centro salernitano si è discusso di come indurre queste persone a non lasciare il proprio paese. Una sola la prospettiva: ricreare le giuste condizioni affinché essi stessi scelgano autonomamente di restare nella propria terra.

Diversi i partecipanti all’incontro:  l’Aisefr del Senegal Cherif Mouhamadou EI Habib Sall, il dott. Prof. Pasqualino Calatola (rappresentante internazionale della società SIMDO), e il presidente internazionale dell’Humanitas don Roberto Schiavone di Favignana.

Il vertice è stato finalizzato alla sottoscrizione di un ricco protocollo d’intesa, che riguarderà l’istituzione di un villaggio per donne e bambini orfani, con relativa scuola, ambulatorio, medicheria ma anche ambulatori specialistici per la prevenzione del diabete e per le partorienti; sarà inoltre donato un pulmino 30 posti per il trasporto dei bambini alle scuole nelle città vicine.

“Per chiunque volesse partecipare a questo grande progetto – hanno detto ieri al termine dell’incontro – è possibile rivolgersi direttamente al presidente dell’Humanitas don Roberto Schiavone. Ci teniamo a precisare che il villaggio sarà integrato a Darou Rahma (dove già esiste una struttura costruita con il nostro contributo). Per noi – hanno continuato ancora – il vero volontariato è questo: creare le condizioni affinché questi nostri fratelli rimangano nella propria terra, e creare lì attività che li permettano di portare avanti le proprie famiglie con la giusta dignità”