Nocera Inferiore, ripartire dalla Terra, un pensiero fecondo

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Fiume Sarno come ecosistema complesso: ripartire dalla terra per coltivare un approccio olistico a problematiche antiche»: è il tema del convegno in corso di questa mattina presso l’Azienda Agricola-Agrituristica “Poggio Fecondo”, via Fiano. Focus, in particolare, su Biodiversità; Servizi Ecosistemici; Tutela, utilizzo e gestione sostenibile della acque; Agricoltura multifunzionale; Educazione Ambientale; Contratti di fiume e Infrastrutture verdi. L’iniziativa finalizzata ad una “visione d’insieme” sulle molteplici problematiche che affliggono il fiume Sarno e che si ripercuotono sulle popolazioni del proprio bacino idrografico, un approccio di tipo olistico, ossia basato sull’idea che le proprietà di un sistema complesso quale è l’ecosistema Fiume Sarno non possono essere spiegate esclusivamente tramite le sue singole componenti ma vanno necessariamente trattate in maniera sistemica, globale. Un ecosistema è un sistema complesso formato da una comunità di organismi viventi di specie diverse che vivono in un particolare luogo e ambiente fisico. Tra gli organismi di un ecosistema e l’ambiente si innestano delle relazioni che danno vita a un continuo scambio di materia ed energia. Un corso d’acqua, dalla sorgente alla foce, è considerato una successione di ecosistemi che sfumano gradualmente l’uno nell’altro e sono interconnessi con gli ecosistemi terrestri circostanti. La biodiversità, oltre al suo valore intrinseco, è importante anche perché fonte di beni, risorse e servizi per l’uomo, indispensabili per la sua sopravvivenza. Infatti, oltre che rappresentare il prerequisito della fornitura di cibo, legname e fibre, assicura una serie di servizi “senza prezzo”: la regolazione delle risorse idriche, il funzionamento dei cicli biogeochimici, la regolazione del clima locale, la mitigazione dei cambiamenti climatici, la fornitura di valori spirituali, storici, ricreativi e turistici. La totalità di questi servizi sono stati raggruppati dal Millenium Ecosystem Assessment (MEA) nell’espressione “ecosystem services”. Di questi servizi beneficiano direttamente o indirettamente tutte le comunità umane, animali e vegetali del Pianeta. L’uomo in quanto essere vivente, secondo l’approccio ecosistemico inteso come “strategia per la gestione integrata della terra, dell’acqua e delle risorse viventi, che promuove la conservazione e l’uso sostenibile in modo giusto e equo” (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente – UNEP, 2000), è considerato parte integrante degli ecosistemi. Tra i numerosi servizi ecosistemici associati alle acque interne, particolarmente importanti nelle aree ad elevato insediamento umano, quale è il bacino idrografico del Fiume Sarno, si annoverano quelli attribuibili al sistema suolo-terreno saturo che assicura il rifornimento di acque di falda destinate alla potabilizzazione, l’uso irriguo delle acque superficiali e profonde, l’autodepurazione delle acque reflue civili e industriali che avviene nelle acque superficiali, la regolazione del clima, contenimento della perdita di biodiversità aumentando la connettività tra aree naturali esistenti, miglioramento del paesaggio etc. È dunque attraverso la pianificazione territoriale che si devono creare i presupposti affinché possa essere data concreta attuazione agli indirizzi dettati dalla Direttiva quadro sulle acque (WFD), della Politica Agricola Comune (PAC) e possa essere implementato il concetto di infrastruttura verde.
Un ecosistema (fluviale) è un sistema complesso formato da una comunità di organismi viventi di specie diverse che vivono in un particolare luogo (componente biotica) e ambiente fisico (biotopo). Tra gli organismi di un ecosistema e l’ambiente si innestano delle relazioni che danno vita a un continuo scambio di materia ed energia. Partendo da tale assunto, con il convegno presentato in queste pagine, si intende promuovere una “visione d’insieme” alle molteplici problematiche che affliggono il fiume Sarno e che si ripercuotono sulle popolazioni del proprio bacino idrografico, un approccio di tipo olistico, ossia basato sull’idea che le proprietà di un sistema complesso quale è l’ecosistema Fiume Sarno non possono essere spiegate esclusivamente tramite le sue singole componenti ma vanno necessariamente trattate in maniera sistemica, globale. Lo si vuole fare “ripartendo” dall’agricoltura, che nella valle del Sarno si è sempre contraddistinta per prodotti d’eccellenza ma che oggi, rinnovata nei metodi e nei processi produttivi, e con una connotazione multifunzionale, è chiamata a fare la propria parte nella sfida di risanamento ambientale del bacino idrografico del fiume Sarno. AEA: Agenzia europea dell’ambiente.

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