In giro per l’Italia – ‘La porta del Cilento’: terra di racconti romantici e spaventosi

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Il Cilento è una terra piena di attrazioni, tradizioni, natura, mare ma anche ricca di racconti e leggende. La città di Agropoli, considerata ‘la porta del Cilento’ perché introduce nel cuore dei luoghi ‘al di qua’ del fiume Alento, è una città che fonda la suggestività dei suoi luoghi anche sulle narrazioni antiche. Tra i racconti più noti, quello dedicato a San Francesco.

Si dice, ed è documentato, che il Santo poverello passò per Agropoli. Qui alcune persone non presero a cuore la sua predicazione e fu scacciato dalla cittadina. Allora, Francesco lasciò il convento e raggiunse uno scoglio, ancora oggi sito in mezzo al mare, posto sotto all’attuale convento francescano che si erge nei pressi del castello medievale.

Lì si mise a predicare ai pesci ed agli uccelli. Oggi qualcosa accade di misterioso presso quello scoglio su cui, in ricordo del Santo, è posto un crocifisso: anche durante le mareggiate e tempeste più violente, l’acqua non supera mai lo scoglio, quasi come una forma di rispetto e di preghiera.

Da una leggenda d’amore ‘sacro’ si passa ad una leggenda d’amore profano. La leggenda della ‘regina verde’ racconta di una donna bellissima dal viso tutto verde il quale, iniziò a diventare sempre più roseo,  quando la donna si innamorò di un pescatore agropolitano.

Una tempesta non risparmiò il giovane che morì nelle acque del mare. La fanciulla innamorata si gettò in mare per raggiungere il suo amato nella morte. Il Dio del mare, compassionevole la trasformò in una ninfa e nelle onde del mare che si infrangono a Trentova racchiuse il suo pianto. Trentova: anche il nome della splendida baia ha origini che si perdono nei racconti degli antichi. Chiamata così, infatti, a causa delle trenta uova di gabbiano – o di tartaruga – ritrovate in passato nelle grotte nascoste dalle rocce. Le storie non finiscono qui.

Dal romanticismo ad un fatto degno di un horror alla Dario Argento nella notizia data alle cronache, recentemente, del Fantasma di Trentova. Il primo avvistamento risale alla mattina del 31 agosto del 2007: una bambina di 4-5 anni, secondo le testimonianze, sarebbe emersa dalle acque della Baia e raggiunto il lido Trentova sarebbe scomparsa poco dopo.

Nel luglio 2014 un secondo avvistamento, da allora nessun’altra notizia. Quanto ci sia di vero in tutti questi fatti non lo sapremo mai, ma una cosa è certa il Cilento è magico: un luogo antichissimo sui cui lidi sono passate storie di  vita e di morte, guerre e fondazioni. Come su una tavola d’argilla si sono incise storie che hanno reso eterno un posto meraviglio ed enigmatico.

Giuseppina Rita De Stefano

 

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