Abuso d’ufficio e peculato: 5 indagati nell’indagine sul distretto Nocera-Gragnano

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Un uso “distratto” di fondi pubblici e assunzioni e collaborazioni esterne firmate senza il rispetto della legge. Con queste accuse, la Procura di Nocera Inferiore ha chiuso le indagini sul distretto Nocera-Gragnano, iscrivendo nel registro degli indagati 5 persone. Oltre all’ex presidente Aniello Pietro Torino, ci sono Matteo Tuberosa, segretario dell’Ente, Gianluca Giordano, Gennaro Palumbo e Aniello Giacomaniello. L’accusa di abuso d’ufficio è estesa a tutti, per tre incarichi assegnati e ottenuti “illecitamente”, violando i «principi di buon andamento e di imparzialità» che regolano le leggi sui Distretti Industriali. La legge è la 317 del 1991. A Giordano viene contestata un’assunzione che risale al 2011; a Palumbo una collaborazione esterna mentre è un’altra assunzione che invece viene contestata a Giacomaniello.

Il danno per l’Ente sarebbe stato nel primo caso di 6000 euro; nel secondo di 952 euro e per il terzo, di 3000 euro. All’ex presidente viene contestato anche il peculato. In qualità di pubblico ufficiale, avendo avuto disponibilità di fondi pubblici erogati direttamente dalla Provincia di Salerno – per il sostituto procuratore Giuseppe Cacciapuoti – li avrebbe però utilizzati per scopi personali e finalità estranee a quelle istituzionali. Nel faldone della procura sono diversi i bonifici e i pagamenti tracciati durante la fase investigativa. Le perquisizioni presso l’Ente fondato dalla Regione Campania negli anni 90, furono eseguite a settembre 2016.

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