Università – Lezioni online fino a gennaio 2021: Ecco cosa cambia

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Dopo fase 2 ufficialmente cominciata il 4 maggio e durerà fino al 31 luglio, gli Atenei sono dunque aperti ma si può entrare solo in laboratori e biblioteche, a turni e su prenotazione infatti si stanno preparando ad una didattica mista.

I rettori delle Università italiane invece si sono riuniti giovedì mattina, in modalità telematica per gettare le basi per programmare la “Fase 3” che comincerà a settembre e durerà fino al 31 gennaio 2021.

Dunque bene le lezioni a distanza fino a fine gennaio, ma le grandi università rischiano di fare tutto l’anno prossimo online. Ogni università ha stilato il proprio calendario che generalmente non comprende le lezioni, che sono finite, ma neppure gli esami e la discussione delle tesi di laurea.

La didattica resta online non solo in Lombardia dove i rettori avevano fatto sapere da subito di voler rinviare la riapertura delle aule. Ci sono rare eccezioni, coma la Sapienza di Roma che da metà giugno dà la possibilità di discutere la tesi in presenza e se le condizioni di sicurezza lo permetteranno di fare esami per piccoli gruppi.

Le indicazioni restano molto flessibili: in questo finale di anno accademico; a mancare non è la volontà ma gli studenti che sono in gran parte tornati a casa, per tornare in Ateneo dovrebbero muoversi su treni e bus. Molti fuori sede hanno disdetto stanze e appartamenti per limitare le spese, causando per la prima volta da anni un calo nelle cifre chieste per gli affitti del prossimo anno.

“Il primo appuntamento in aula per le matricole sarà l’esame di ingresso a Medicina: il test è previsto per il 3 settembre e se non si troveranno abbastanza spazi per accogliere decine di migliaia di studenti in un solo giorno la prova potrebbe essere scaglionata, abbiamo fatto un primo monitoraggio fino al 20 marzo, su una popolazione studentesca di un milione e 200mila ragazzi che hanno seguito le lezioni a distanza. Ci sono stati 30mila laureati e 70mila esami con il sistema remoto”, come ha spiegato il ministro dell’Università Gaetano Manfredi.

FONTE CORRIERE DELLA SERA