Straordinario record per WhatsApp: un miliardo di utenti

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Due anni fa Mark Zuckerberg acquistò l’applicazione, frutto del genio creativo di Jan Koum e Brian Acton, per ben 19 miliardi di dollari; da quel febbraio 2014 ad oggi, gli utenti che utilizzano l’app sono più che raddoppiati, raggiungendo ben un miliardo. In pratica 1 persona su 7 in tutto il mondo è solita chattare con i propri amici e parenti tramite WhatsApp.

Parliamo di numeri stratosferici, da record, per rendercene conto basta pensare che, ogni giorno, sulla piattaforma viaggiano 42 miliardi di messaggi, 1 miliardo e mezzo di foto e 250 milioni di video in 53 lingue differenti. Da poco l’app è tornata gratis per tutti, abolendo quei “fastidiosi” 89 centesimi l’anno che si chiedevano dopo il suo primo utilizzo gratuito. E’ una vera rivoluzione nel mondo della comunicazione; soltanto fino a pochi anni fa si scambiavano messaggi esclusivamente via sms, e anche questa è stata una delle tappe più importanti raggiunte negli anni ’90 nell’ambito delle telecomunicazioni.

Oggi quegli stessi sms dal costo irrisorio e per cui si aspettavano le promozioni stagionali per poter comunicare “gratuitamente” (seppur con dei limiti quantitativi), ci sembrano un meccanismo obsoleto, quasi del tutto abbandonato.  Da quando con WhatsApp è possibile scambiarsi messaggi vocali, fotografie, video, e da qualche tempo, addirittura telefonare, è questa la nuova frontiera delle relazioni interpersonali.

Zuckerberg annuncia ulteriori novità, come la possibilità di far parlare persone e aziende. Tutta questa tecnologia virtuale è sicuramente una conquista per il mondo intero, ma forse si riflette poco sul fatto che ci stiamo perdendo qualcosa. Con tutta questa immediatezza, questa possibilità di vedersi anche a distanza e di sentirsi ogni volta che si vuole, si affievolisce il desiderio di parlarsi davvero e di guardarsi attraverso l’unico schermo dietro il quale non potremo nasconderci mai: il nostro sguardo.

Assunta Rossi