Scuola – Le novità nei decreti del MIUR

0
174

Tante le incognite che girano ancora intorno alle modalità di rientro a scuola a settembre e, ancora prima, sulle procedure  per consentire lo svolgimento degli esami (almeno quelli di maturità) in presenza e non attraverso gli schermi dei PC.

Il MIUR ha esposto, qualche giorno fa, le ordinanze riguardanti le modalità di svolgimento degli esami di terza media e di maturità e le indicazioni per le valutazioni finali degli altri anni di corso.

MATURITA’

L’esame di stato si terrà, quindi, in presenza, nelle aule di scuola, a partire dal 17 giugno prossimo e sarà costituito da un colloquio esclusivamente orale della durata di un’ora.
Massima attenzione per la garanzia della sicurezza e l’igiene: erogatori automatici agli ingressi, approfondite pulizie giornaliere La prova di maturità si terrà in presenza tra i banchi di scuola dal 17 giugno e sarà un colloquio orale di un’ora. È stato attuato un protocollo di sicurezza per garantire la massima sicurezza, con dispenser per l’igiene delle mani agli ingressi, pulizie giornaliere e distanza di sicurezza tra candidati e commissione di almeno due metri, in modo da consentire di evitare di indossare la mascherina durante l’esposizione.

ESAMI DI TERZA MEDIA

Diversa la situazione per gli esami di terza media che prevederanno la discussione di un elaborato a distanza, con tempi fino al 30 giugno. La valutazione sarà affidata ai consigli di classe.

VALUTAZIONI FINALI

La valutazione finale degli scrutini e delle ammissioni agli anni successivi sarà affidata ai consigli di classe e sarà possibile la bocciatura, anche se solo in casi particolari, se per esempio lo studente non aveva partecipato alle lezioni durante i primi mesi dell’anno scolastico e non si avranno, dunque, sufficienti elementi di valutazione o, come ovvio, per gravi provvedimenti disciplinari.

«Abbiamo seguito il principio di non lasciare indietro nessuno. Ripartiremo a settembre con una valutazione seria: le insufficienze saranno riportate nei documenti di valutazione, ma gli studenti hanno diritto di recuperare perché abbiamo attraversato una tempesta» ha spiegato il ministro Lucia Azzolina, ribadendo la possibilità di recupero delle materie non superate, nel nuovo anno scolastico.

L’ANNO SCOLASTICO STA PER FINIRE

Sono queste, intanto, le ultime settimane di didattica a distanza.

In un sondaggio di Cittadinanzattiva dal quale si evince che il 92% delle scuole ha attivato la didattica a distanza, con lezioni in diretta streaming su varie piattaforme (85%).
Buona la valutazione del lavoro svolto dai docenti anche se, al contrario, gli studenti non sembrano entusiasti della nuova metodica. La DAD non piace al 54% degli studenti.
Molti raccontano di quanto sia più facile distrarsi avendo a disposizione PC e smartphone e che concentrarsi diventa maggiormente difficoltoso.

Ancora pochi giorni di sacrificio, dunque, per studenti e docenti.
Ecco l’elenco dell’ultimo giorno di lezione nelle varie regioni d’Italia:

Abruzzo 8 giugno
Basilicata 10 giugno
Calabria 9 giugno
Campania 6 giugno
Emilia Romagna 6 giugno
Friuli Venezia Giulia 10 giugno
Lazio 8 giugno
Liguria 10 giugno
Lombardia 8 giugno
Marche 6 giugno
Molise 6 giugno
Puglia 10 giugno
Piemonte 10 giugno
Sardegna 6 giugno
Sicilia 6 giugno
Toscana 10 giugno
Trentino Alto Adige 16 giugno
Umbria 9 giugno
Valle d’Aosta 12 giugno
Veneto 6 giugno

Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia – Giulia, Liguria, Puglia, Piemonte, Trentino (Trento), Umbria, Val d’Aosta, Veneto hanno deliberato il ponte per la festività del 2 giugno, che precede di qualche giorno la fine delle lezioni.

 

QUALI SOLUZIONI PER IL RIENTRO TRA I BANCHI A SETTEMBRE

Come per gli esami del prossimo mese, anche per il rientro tra i banchi le decisioni potrebbero non essere comuni in tutte le regioni italiane. Se la curva dei contagi dovesse risalire nelle prossime settimane, non sarebbe possibile lo svolgimento degli esami in presenza, così come non potrebbe riprendere la didattica tra i banchi se l’Italia dovesse trovarsi a fronteggiare una nuova ondata di contagi dopo l’estate.

«Ho avuto modo di ripetere in questi giorni che la chiusura delle scuole è stata molto sofferta. Il sistema scolastico però ha tenuto, ha reagito. Anche grazie alla didattica a distanza, unica vera alternativa, per settimane, all’abbandono degli studenti. Non è stata sostitutiva delle lezioni in classe: questo nessuno lo ha mai sostenuto. Facciamo didattica a distanza perché non possiamo riaprire le scuole in sicurezza. Non il contrario.» – ha dichiarato Lucia Azzolina in una lettera Al quotidiano La Stampa e ha aggiunto: «Per settembre, lavoriamo ad un piano che poggerà su più gambe. Perché la scuola è di tutti e servirà il contributo di tutti per farla ripartire. Vogliamo rientrare tra i banchi. Per settembre lavoriamo a pieno regime, accogliendo il contributo di tutti. Non c’è alcun modello distopico all’orizzonte. Nessuna scuola in remoto. Riapriremo le scuole. Ma sarà anche necessario avere scuole più aperte».

In diretta dal Ministero dell’Istruzione la conferenza stampa per illustrare le ordinanze sugli Esami di Stato 2020, la valutazione e il protocollo di sicurezza del Comitato tecnico-scientifico.

Gepostet von Lucia Azzolina am Samstag, 16. Mai 2020