Scuola Cangemi, qualcuno dice bugie sugli spostamenti…

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Di Alina Cascofra

“Non è stato il Comune a disporre il dislocamento delle aule ma la disposizione è stata decisa da un accordo fra le dirigenti scolastiche”. A spiegarlo è il vicesindaco Francesco Faraone, che conferma quanto detto anche dalla consigliera Adriana De Falco in una telefonata intercorsa con un giornalista dopo la diffusione del comunicato nella serata di venerdì.

Crolla così il muro di menzogne (in attesa che ne vengano alzati altri veri a spese della collettività) secondo il quale il piano sia stato imposto dal sindaco Antonio Diplomatico.

Nel pomeriggio di venerdì scorso è arrivato un comunicato del Comune nel quale, come è noto in città, si prevedeva il trasferimento di tutte le 7 classi della scuola media dalla Cangemi alla Dati. Una soluzione che il consiglio d’istituto non aveva varato (come da foto). La notizia che si è diffusa è stata quella che questa sistemazione sia stata voluta dal sindaco. Ma così non è, probabilmente è stata messa in giro da chi ha altri interessi, alimentando le polemiche delle ultime ore sia sui social che nei tanti gruppi whatsapp dei genitori. 

In realtà il sindaco non ha fatto altro che approvare ciò che le dirigenti gli hanno proposto, sempre secondo quanto riferito da fonti ufficiali.

Ciò che stupisce la popolazione scolastica della Cangemi, oltre all’improvviso cambio di programma, sono i motivi per i quali sia stata diffusa questa notizia non veritiera.

In realtà i motivi non sono ancora noti, dalla scuola non si hanno notizie ed i consiglieri riportano quello che la dirigente avrebbe comunicato in esclusiva solo a chi voleva. Anche qui c’è chi – indebitamente o meno – afferma di aver parlato con la dirigente, come una sorta di portavoce ufficiale. Intanto, la dirigente Carmen Guarracino si è trincerata dietro il silenzio e la delibera del consiglio di istituto non è stata ancora pubblicata sul nuovo e costoso sito internet della Cangemi. 

Ci sono giustificazioni ma non motivi validi, tutto questo sta alimentando fuochi di rivolta fra i genitori, alcuni dei quali la prossima settimana si incontreranno per chiedere spiegazioni sulla vicenda.

La scelta di mandare i propri figli alla Cangemi anche per frequentare le medie è stata dettata da esigenze diverse: vicinanza, ambiente familiare, continuità di un percorso iniziato alla scuola dell’infanzia e altri che non necessariamente sono stati resi pubblici, ma sui social più di un genitore è infuriato.

Questa situazione sta mostrando quelli che in realtà sono i pensieri delle persone. I genitori della Cangemi sono stati accusati da una rappresentante di “voler crescere i propri figli come dei privilegiati e di non voler capire l’urgenza da alcuni”, ma i problemi reali  riguardano anche l’utilizzo di polizia municipale all’ingresso e all’uscita, tematiche non ancora affrontate. 

Ad onor del vero, i genitori della Cangemi che avevano i figli all’ultimo anno delle elementari conoscevano già l’urgenza dei lavori e nonostante ciò, rassicurati dalla dirigente, sono stati coraggiosi e li hanno iscritti lo stesso alle classi secondarie dell’Istituto Comprensivo, anche se nonostante la bravura degli insegnanti delle medie si è persa una classe prima.

Ora, i genitori, si sentono presi in giro e poco tutelati. Fatto sta che qualcuno in questa vicenda ha detto bugie, ma altre ne verranno purtroppo a galla.

La foto della delibera del consiglio d’istituto che non prevede classi alla Dati
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