Schiuma e rifiuti nell’area marina protetta di Castellabate

0
630

Il 10 luglio è stata issata la Bandiera Blu, ma qualcosa evidentemente non torna. È da qualche giorno che nel tratto costiero di Castellabate – in prossimità della spiaggia del Lago – l’aspetto con cui si presentano le acque dell’area marina protetta fa storcere il naso ai tanti vacanzieri. Bolle schiumose, buste di plastica e vari rifiuti galleggianti: è così che la celebre spiaggia si presenta ai turisti. Il fenomeno, che nei giorni scorsi è stato registrato anche in altri tratti della fascia costiera cilentana, si manifesta nella fascia oraria compresa tra le 11 e le 12. Ferma l’indignazione dei turisti, che hanno cominciato a diffondere nel web alcuni video per testimoniare lo stato delle acque.

La denuncia è stata immediatamente raccolta da Legambiente – che quest’anno ha premiato la spiaggia del Lago tra le più belle d’Italia – e posta all’attenzione delle Istituzioni, allo scopo di preservare quello che rappresenta a pieno titolo un patrimonio della regione Campania.

L’Amministrazione Comunale di Castellabate, investita della questione, ha ipotizzato la presenza di scarichi abusivi, non escludendo comunque che il fenomeno sia da imputarsi ad un gioco di correnti. Un fenomeno che non sarebbe comunque in alcun modo imputabile alle Istituzioni, che hanno garantito il corretto funzionamento ed il costante monitoraggio degli impianti.

Si invocano a questo punto maggiori controlli, anche per scongiurare che l’area protetta – negli ultimi anni resa portata alla ribalta dal tormentone Benvenuti al Sud e letteralmente presa d’assalto da ancor più turisti – possa esser deturpata da vacanzieri poco inclini a preservare il patrimonio naturale della zona.