Letti per voi: “Le Variazioni del dolore” di James Rhodes

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Il genio folle di Schumann ha detto che “la musica può illuminare luoghi impenetrabili”, rischiarando quel buio che, a volte, sovrasta l’animo umano.

E di buio e di luce si narra nell’autobiografia di James Rhodes “Le variazioni del dolore”, edito da Einaudi.

Un libro che ripercorre le tragiche tappe della vita dell’autore, segnata da quello che definisce lo stupro e non l’abuso, subito dall’età di cinque anni e perpetrato fino ai dieci, ad opera di un mostro.

Il pedofilo era un insegnante del corso di pugilato che ha abusato del protagonista, quando era piccolo, fino allo sfinimento, agendo indisturbato tra l’indifferente distrazione degli altri adulti che avrebbero dovuto vigilare.

Un bambino sereno che viene risucchiato nel baratro sotterraneo di un’esistenza al limite, dove l’essere giocattolo sessuale degli altri diventa un’abitudine che reitera all’infinito lo strazio del dolore che si lega al senso di colpa.

Gli anni che seguono l’infanzia sono quelli dei ricoveri psichiatrici, delle droghe, delle forme di autolesionismo perpetrate per divenire sordi al dolore e provare un senso di sollievo, seppure perverso.

L’impossibilità di riuscire ad instaurare relazioni stabili e il cumulo di paranoie soffocanti, diventano l’accompagnamento di una vita che potrebbe concludersi precocemente.

La nascita di un figlio, la riscoperta di un amore possibile da vivere. La scoperta di Bach e la sua musica, rivelatrice di sponde inimmaginabili a cui aggrapparsi, e il talento che riesce a trovare uno spiraglio di luce attraverso cui pulsare.

L’improvvisa guarigione che prospetta nuovi orizzonti, e l’incontro con persone in grado di assecondare quella alternanza di umori.

La luce si accende e nuove idee si affacciano nella mente bloccata nel dolore.

Un racconto sincero, una denuncia che porta in superficie il disgusto e la nausea delle perversioni di adulti violenti per testimoniare le declinazioni di un dolore inconfessabile, in una società dove la pedofilia non trova ostacoli.

Una storia che introduce nel mondo vivo della musica classica e mostra il genio dei più grandi maestri per renderli parte della quotidianità di tutti, e non solo di quegli ambienti elitari che vogliono la musica classica confinata in spazi accessibili a pochi.

Una rinascita, una speranza, una possibilità di ritornare a vivere.

Da leggere tutto d’un fiato!