Cronaca / Il Fatto – Giovanni Amoroso racconta in RAI “Io ci sarò sempre”

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E’ inevitabile che i conflitti tra adulti coinvolgano i figli – quando ce ne sono – anche se bisognerebbe tendere sempre al benessere della prole.

Ai tempi d’oggi è difficile essere genitori ma ancora di più essere genitore separato. Ancora più difficile è essere un papà separato. Giovanni Amoroso è un papà separato che da anni lotta per sua figlia, una figlia che gli è stata sottratta dalla madre ( una madre che stava vivendo un’altra storia ) con la complicità dei suoi genitori e senza nessuna spiegazione.

Giovanni si sente di dare un consiglio a chi vive una situazione simile alla sua: ”Da genitore separato consiglio di cercare dentro di sé la ferita che emerge, curarla, in modo da affrontare la situazione con lucidità e senza rabbia o tensione. L’augurio è di cercare la tranquillità a prescindere. Il conflitto, se c’è, riguarda gli adulti, allora se troviamo la tranquillità dentro di noi, poi questa può arrivare in qualsiasi relazione, con il figlio, con l’altro genitore e con le altre persone. Una forma di egoismo che si rivela un’alta forma d’amore”.

Secondo Giovanni, l’errore più comune che commette un genitore separato è proprio il fatto di sentirsi separato. ”La parola separato non va bene, e infatti io mi sento un genitore unito”. ”Non c’è limite all’amore, cioè, nonostante possano essere posti di fronte a me ostacoli di ogni tipo, posso guardarli e dire ‘caspita’, o anche dire no, io posso scoprire qualcos’altro, un modo per dimostrare a me stesso per primo che nessuno può impedirmi di amare. E questo mi ha fatto scoprire tanta fantasia e dei modi nuovi per arrivare a mia figlia e a me stesso. Grazie a lei ho scoperto tante parti di me che non sapevo esistessero” – conclude Giovanni.