Coronavirus, post dalla trincea, emozionante e convincente

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SUI SOCIAL, SU DIVERSI GRUPPI FB, C’E’ UNA SORTA DI LETTERA APERTA DA CHI OPERA IN PRIMA LINEA CONTRO IL CORONAVIRUS

Ho cercato di stare in silenzio, buona, al mio posto. Che in questo macello di persone che parlano ce ne sono fin troppe. Ma dopo l’ennesimo bollettino di guerra, perché ormai sembra di stare in guerra, non riesco più a starmene zitta.
Perché io, da infermiera di Pronto Soccorso, sto facendo il mio:
Lavoro bardata come un palombaro.
Mi adeguo ai cambi repentini di modalità di lavoro legati ai cambi repentini dati dal Ministero perché si naviga tutti a vista in territori inesplorati.
Si accettano cambi turni all’ultimo per darsi tutti una mano.
Vedo l’immenso lavoro che TUTTI, dall’ultimo assunto al più alto dirigente, stanno facendo e mi viene solo da ringraziare.
Mi sembra che la SANITÀ stia veramente facendo i salti mortali per non crollare.

E a voi cosa viene chiesto?
Non vi viene chiesto di stare a contatto con pazienti infetti, di fare doppi turni, straordinari, saltare i riposi, lavorare scafandrati. Dovete SOLO stare a casa vostra.

E invece? Invece continuo a sentire di gente che se ne va in giro come se niente fosse, che produce nuovi casi di infetti, che destabilizza ulteriormente ciò che è già al limite. Perché? PERCHÉ? Perché pensate sempre che il problema sia di qualcun altro, che voi siete sterili, immuni da tutto, che gli infetti sono GLI ALTRI.

E allora mi chiedo: quando toccherà a voi, perché se andiamo avanti così toccherà a tutti che cosa avrete da dire a vostra discolpa?

Ascoltateci per una volta, PER FAVORE. LO STIAMO FACENDO PER VOI.

State MALEDETTAMENTE A CASA VOSTRA.

Dalla trincea è tutto.

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