Ciclone in casa Casertana, Daspo a Lombardi

Il patron entrò nel terreno di gioco durante il match contro il Cosenza e invitò i suoi a rientrare negli spogliatoi per protesta contro la terna arbitrale

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Invasione di campo nel match contro il Cosenza, Daspo per un anno a Lombardi.

Un vero e proprio terremoto quello che si è abbattuto nel pomeriggio di ieri a Caserta, che ha visto impietrirsi l’intera società della squadra di calcio del capoluogo. L’ex presidente della Casertana, Giovanni Lombardi, è stato raggiunto dal durissimo provvedimento disciplinare, col quale dovrà fare i conti per ben 1 anno. Alla base del Daspo l’invasione di campo nel match contro il Cosenza. Nessuno, quel giorno, riuscì a trattenere l’uomo dalla furia contro la condotta arbitrale. Il Daspo, ora, dovrebbe costringere il socio di riferimento della Casertana a presentarsi in Questura in occasione di tutte le gare interne ed esterne della squadra, ma non è da escludersi che possano esserci dei cambiamenti nelle restrizioni. Lo decideranno, eventualmente, i giudici.

Ad emettere il Daspo è stato il questore Francesco Messina, che ne ha tra l’altro emessi ben 103 dal gennaio dello scorso anno, periodo del suo insediamento. Tra tutti, comunque, quello che fa discutere è proprio il provvedimento al patron della Casertana. Il 54enne, che adesso potrà ricorrere al prefetto o al Tar, subito dopo il gol vittoria realizzato dai calabresi, entrò in campo protestando contro gli arbitri e invitando la squadra a rientrare negli spogliatoi. Secondo quanto si è appreso successivamente, Lombardi, su quel terreno di gioco, non avrebbe mai dovuto entrarci in match in corso perché non tesserato. Fortunatamente scontri non ce ne furono, anche in virtù di un gemellaggio ultradecennale tra Caserta e Cosenza.