“Voglio una mascherina 1522”. Basterà pronunciare questa frase al farmacista, per denunciare una violenza domestica. L’iniziativa nasce da un accordo tra i centri antiviolenza e la Federazione farmacisti. Dopo aver pronunciato la frase in codice, il farmacista fornirà alla donna informazioni utili e si attiverà per fornirle aiuto.
Amnesty International Italia, grazie ai dati raccolti da diverse associazioni, “registra un generale e preoccupante incremento di episodi di violenza domestica nei confronti delle donne” e sottolinea l’importanza, nell’ambito della campagna #nessunoescluso, “di mantenere alto il livello di attenzione” sul tema nella gestione dell’emergenza da Covid-19.
L’attuale stato di isolamento forzato sta “intrappolando diverse donne nella situazione di subire le violenze dei propri partner che, in alcuni casi, diventano efferati omicidi”.
L’associazione ricorda e invita le donne che subiscono violenza domestica a contattare il numero gratuito 1522, servizio pubblico promosso dalla Presidenza del consiglio-Dipartimento per le pari opportunità che offre anche la possibilità di chat per chi non potesse parlare. In alternativa – ricorda – si possono contattare i centri antiviolenza della rete Di.Re e di Differenza donna (quest’ultima offre anche sostegno legale). In questo periodo la polizia ha esteso YouPol, l’app realizzata per segnalare episodi di spaccio e bullismo, anche ai reati di violenza domestica.