Verso le elezioni: il Sud della Lega

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Le elezioni del 4 marzo saranno la volta buona, quello del tanto atteso – da Matteo Salvini almeno – “sbarco” al Sud della Lega. Respinto il primo tentativo fatto con “Noi con Salvini”, tolta la definizione “Nord” dal nome del partito che fu di Umberto Bossi, il Carroccio sta per eleggere direttamente i suoi primi parlamentari nel Sud Italia. Dei 232 collegi uninominali per la Camera dei deputati e i 116 per il Senato sparsi per l’Italia, l’eurodeputato che corre come candidato premier ne ha strappati 121 per la sua Lega. Non sono però tutti concentrati al Nord come è stato in passato e si poteva immaginare pure stavolta, ma distribuiti sull’intero territorio nazionale. E’ stato Salvini stesso a reclamare per il suo partito al tavolo con Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Lorenzo Cesa venti candidati della coalizione nei collegi maggioritari nelle Regioni del Mezzogiorno. Non c’è solo il Lazio – dove correrà per esempio Barbara Saltamartini per Montecitorio – e la Lega ha organizzato più di una manifestazione, ma candidati salviniani correranno verso l’elezione anche in Campania, in Sicilia, in Puglia e in Calabria. Nei due principali “serbatoi” di voti del centrodestra correranno per conquistarsi un seggio sotto le insegne di Alberto da Giussano l’uscente ex forzista poi salviniana Pina Castiello e Gianluca Cantalamessa (nel Napoletano) e il tandem Angelo Attaguile (al Senato nel Catanese) e Alessandro Pagano (a Caltanissetta). Due candidati leghisti (gli uscenti ex fittiani Nuccio Altieri e Roberto Marti) correranno in Puglia, ma pure in Calabria ci potrebbe essere – a Catanzaro – un candidato leghista in un collegio maggioritario. Ha chance di farcela? Nel Carroccio sono sicuri di sì. I puzzle dei nomi e dei collegi del leghisti meridionali sarà chiuso lunedì pomeriggio: Salvini ha promesso che ci saranno, oltre ai già citati dirigenti del suo partito, anche diversi esponenti della società civile.

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