UNISA, il problema trasporti finisce in Parlamento

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Il Parlamentare del Movimento 5 stelle Luigi Iovino interroga il Ministro sulla questione. “L’Università, degli studi di Salerno, per attività didattica, ricerca, trasferimento delle conoscenze e prospettive internazionali, si colloca al 69° posto nella «top 400» degli atenei mondiali, quarta tra le italiane e primo ateneo del Centro-Sud (Fonte: The Times Higher Education World University Rankings, 2018). – si legge nell’interrogazione a firma del parlamentare Iovino – Il riconoscimento internazionale attribuito al prestigioso ateneo salernitano, si scontra purtroppo con un quadro complessivo di disorganizzazione, inefficienza e malagestione dei trasporti regionali; da anni, gli studenti pendolari residenti nei vari comuni lamentano lo stato fallimentare e la gestione disorganica e maldestra del servizio di trasporto pubblico su gomma da e verso il campus di Fisciano, ove ha sede la suddetta università; i collegamenti offerti dall’autolinea concessionaria non solo risultano fortemente sottodimensionati rispetto alla vasta domanda del bacino di utenza, specie nelle prime ore del mattino in concomitanza con l’orario di inizio dei corsi universitari. Ma si rivelano paradossalmente sovra dimensionati rispetto alla contenuta domanda dell’utenza nelle ore pomeridiane e serali; la competenza in materia di trasporto pubblico locale e regionale è in capo alle regioni le quali, con bandi pubblici, lo affidano alle società concessionarie, fatti salvi i criteri e i princìpi previsti dalla normativa nazionale e comunitaria (articolo 17, comma 1, del decreto legislativo n. 422 del 1997, articolo 1, comma 300, della legge n. 244 del 2007, decreto legislativo n. 216 del 2010, articolo 1, comma 84, della legge n. 147 del 2013, delibere nn. 49 e 96 del 2015 dell’Autorità di regolazione dei trasporti, Regolamento 2338/2016/UE, articolo 27, comma 8-bis, del decreto-legge n. 50 del 2017 convertito dalla legge n. 96 del 2017). Il decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti n. 157/2018 «Definizione dei costi standard dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale e dei criteri di aggiornamento e applicazione» ha recentemente ripartito tra le regioni a statuto ordinario quasi 4 miliardi di euro come anticipazione dell’80 per cento del Rorido nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale allo scopo di potenziarne l’operatività e di garantire ai cittadini spostamenti adeguati -: se il Ministro interrogato non ritenga di adottare iniziative, per quanto di competenza e in sinergia con le regioni, volte a favorire il potenziamento e l’efficienza del servizio di trasporto pubblico locale nel rispetto dei princìpi e dei criteri prescritti dalla normativa nazionale e comunitaria citata in premessa. Anche prevedendo meccanismi sanzionatori relativamente all’assegnazione delle risorse ove, come nel caso di cui in premessa, non siano raggiunti gli obiettivi di miglioramento del servizio”.

 

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