Una strada e una storia: Cafiero, Nocera Inferiore

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Via Cafiero: vuol dire zona Piedimonte, per la precisione scuola media Ferreri. Ma chi era Cafiero? Di nome faceva Carlo, nato a Barletta l’1 settembre del 1846 e morto in manicomio a Nocera Inferiore il 17 luglio 1892. “Non solo l’ideale, ma la nostra pratica e la nostra morale rivoluzionaria sono contenute nell’anarchia; la quale viene così a formare il nostro tutto rivoluzionario. È per ciò che noi l’invochiamo come l’avvenimento completo e definitivo della rivoluzione; la rivoluzione per la rivoluzione”: dalle sue parole si capisce già qualcosa, anarchia insomma. Nel 1872 ruppe col comunismo marxista e passò a quello anarchico. Cafiero partecipò ai tentativi insurrezionali di Bologna e del Matese, conclusi col suo arresto. In Russia sposò la rivoluzionaria Kutuzova. Collaborò alla pubblicazione di diversi fogli socialisti del tempo, tra cui La Campana di Napoli. Il suo scritto più originale è Anarchia e Comunismo (1880), parte dalla convinzione che la rivoluzione sia questo: ” è causa ed effetto di ogni progresso umano, è la condizione di vita, la legge naturale dell’umanità: arrestarla è un crimine; ristabilire il suo corso è un dovere umano “. Oltre alle idee anarchiche e agli scritti, c’era la malattia nervosa: lo porterà a morire a Nocera Inferiore. Ma siamo sicuri che fosse pazzo? Si fa, soprattutto si faceva, presto a parlare di pazzia.

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