Un Poeta al Risveglio: Carmine Vitale e il suo Leviatano

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Carmine Vitale è nato a Salerno nel 1965. Nel 1999 ha vinto il Premio Internazionale Emily Dickinson
. La sua poesia è apparsa su samizdat clandestini a Praga, Dusseldorf, San Pietroburgo e Parigi.
 Ha pubblicato diverse raccolte di poesie. Attualmente in fase di preparazione è Litoranea, la sua prima raccolta di racconti. Sue poesie e alcuni racconti sono stati pubblicati in riviste, siti, blog poetici e letterari; tra questi: La Poesia e lo Spirito, Nazione Indiana, Sud rivista europea, Romboid Poesie samizdat in lingua ceca, Rebstein, Books and Others Sorrow, Microcenturie π.(pi greco)Trimestrale di Conversazioni Poetiche, Conversation International Poetry Project, Montparnasse Revue Café. La sua poesia è in corso di traduzione in greco e francese. Una volta ha incontrato Hrabal a La Tigre d’Oro a Praga
.

Il Leviatano di Melville

Ti hanno trovato a pochi metri dal suolo
coperto di sabbia e senz’acqua
un mostro marino lontano miglia e miglia distanti
caduto proprio qui al centro del deserto

Una mattina di dodici milioni di anni fa
quasi sicuramente nel miocene hai visto la voglia di morire
delle foglie e i tuoi denti sono rimasti sospesi nell’acqua pieni
di stupore. La polvere di stelle ti ha trascinato lungo
le montagne più distanti
deve essere stato stretto per te lì sotto
senza pane né acqua

Le parole si sono spezzate.

Si dice che il tuo urlo arrivò alla velocità del suono
e le notti passate al freddo in attesa della respirazione,
congelate dal tempo
avresti voluto avere nove vite, come un gatto, semplicemente.

Ti sei fatto trovare, dicono
per quelli che non sanno niente,
assolutamente niente
e parlano, parlano in
[continuazione.

Ti sei posato sul fondo e ancora non sapevi che avrebbero
scritto Moby Dick, il libro
degli indiani e l’evoluzione della specie
salvata a stento dal rogo.
e nemmeno che sarebbero passati da lì la cometa
di Halley per la prima volta,
gli spagnoli, e una frase di Frank O’Hara che dice “tu puoi
accettare proprio tutto della vita perfino
il tuo stesso mistero“ in una poesia dal titolo Come Previsto
Avevi in bocca una gamba di legno o forse questa è solo
una mia fantasia chissà poi se è vero
che Dio decise di far morire la tua femmina
così giusto perché temeva l’invasione del mondo

Oltre l’orizzonte c’era la terra che poi ti ha tenuto prigioniero.

Nella nomenclatura binomiale sei diventato il Leviatano di Melville.

A San Pietroburgo la faccia di Perelman grida:
non tutto si compra.

l’acqua sta tornando
i ragni non si toccano


 

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