Turris, poker di forza contro il Castrovillari: le analisi di Fabiano e Colantonio

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«E’ stata forse è stata la partita in cui abbiamo prodotto più occasioni da gol. L’abbiamo dominata in lungo e in largo». Comincia così il tecnico corallino Franco Fabiano, analizzando il poker rifilato dai suoi al Castrovillari, rimarcando poi il valore degli avversari, giunti al Liguori sulla scia di una prova di forza contro il Bari. «Avevamo di fronte un avversario molto forte. Non era semplice reagire al primo e, soprattutto, al secondo gol, arrivati quando meritavamo di render ancor più corposo il nostro vantaggio. Ed invece siamo venuti fuori alla grande con gioco e personalità. Questa squadra ha tutto: tecnica, cattiveria, mentalità ed umiltà. Il primo gol del Castrovillari? Un’incertezza di arbitro e giudice di linea, ma può succedere; siamo comunque riusciti a chiudere in vantaggio primo tempo con un’azione ed una rifinitura spettacolari. Il 2-2 è invece totalmente da imputare a noi: dopo aver sfiorato il tris, pensavamo forse di avere ormai in pugno la gara. Anche in questo caso c’è stata però una grande reazione. Questa squadra ha grande qualità, ma sa anche compattarsi nei momenti difficili. E questa deve essere la nostra arma in più, l’umiltà. Tengo infine a ringraziare il pubblico. Ci ha dato una spinta incredibile, specie sul 2-2».

Non vuole sentir parlare di Bari, il presidente Antonio Colantonio. «Se continuerà a tenere questo passo, avrà meritato il salto di categoria. Se invece commetterà qualche passo falso e noi riusciremo a mantenere l’andatura di queste settimane, allora forse da Bari tenderanno l’orecchio anche al Liguori. Questi però sono discorsi che non portano a nulla. A me interessa solo che oggi la Turris abbia vinto divertendosi e divertendo. Spero che l’episodio delle porte chiuse contro l’Acireale non si ripeta più. Siamo persone perbene, in società come in città, e non dobbiamo dare a nessuno nemmeno la possibilità di pensare nuovamente a misure drastiche. Ho chiesto un incontro al Prefetto, ma nel frattempo continuiamo a comportarci in maniera corretta così come stiamo facendo e non ci sarà alcun valido motivo che possa giustificare lo scempio della scorsa settimana. Longo? Ce lo godiamo. Lui si diverte così e noi ci divertiamo con lui. La classifica? Peccato per la penalizzazione. È quella che mi brucia di più, perché non è assolutamente imputabile alla nostra gestione».

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