Torre Annunziata. Iovane racconta la sua Lega e il direttivo vesuviano

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Dalla lista civica 3C alla Lega. A poco più di un anno dal suo passaggio con il partito di Salvini, che nel frattempo si è ristrutturato anche per diventare una forza politica al Sud, il coordinatore cittadino del partito Mauro Iovane fa un bilancio e soprattutto racconta le sensazioni che gli trasmette il territorio nel suo nuovo ruolo.

Iovane, da politico del dialogo ha dovuto fare i conti con un certo ostracismo da quando è passato alla Lega, soprattutto per gli stereotipi che puntano a dividere e non a costruire. Come ha affrontato questa dura fase iniziale fatta anche di contestazioni?

“E’ un fattore che fortunatamente si supera. C’è gente che si sta disaffezionando alla politica in generale, ma la tendenza verso la Lega è opposta, molti si avvicinano a Salvini perché dopo anni di malgoverno ha rotto gli equilibri”.

A livello locale com’è la convivenza con i 5Stelle?

“Ho buon rapporto con qualche loro elemento, ma non è un partito con il quale io colloquio. Qui, come Lega, abbiamo una squadra di 50 fedelissimi e con noi ci sono altre 200 persone. Con Anna Fusco e Giovanni Di Somma abbiamo fatto un grande lavoro. Stiamo organizzando eventi sul territorio, come i gazebo per promuovere il partito, ma anche un’iniziativa contro la violenza sulle donne, oltre alla nostra partecipazione alla presentazione di un libro che racconta di vicende finanziare”.

Lei perché ha scelto la Lega?

“Credo alle ideologie di Salvini. Rispecchia in toto il mio modo di pensare”.

A distanza di oltre un anno non è pentito della sua scelta?

“Tutt’altro. Non dialogavo più con l’amministrazione di Torre Annunziata, io sono andato via per l’immobilismo totale che c’è, non mi rivedevo nelle idee del sindaco Ascione e per un periodo ho avviato con i moderati un discorso, ma il Pd non ha cercato la coesione, ha sempre seguito la direzione imposta dal partito e mai dalla maggioranza, la linea quindi era dettata da un gruppo ristretto di persone”.

Dalle ideologie ai fatti. Crede che la Lega possa attecchire in questi territori o per dirla volgarmente ha la sensazione di poter spostare i voti?

“C’è tanta gente che al mio contatto risponde in maniera positiva e sono ottimista per il futuro. Purtroppo i giornali e la televisione stanno dando un messaggio distorto di cosa è la Lega, però la gente crede in Salvini che è un uomo concreto che sta rispettando gli impegni, dando risposte serie alle richieste degli elettori”.

E’ però una fase di grande cambiamento in seno al partito…

“Per adesso le cariche sono decadute e siamo in attesa di indicazioni dall’onorevole Cantalamessa e di Castiello. Il nostro lavoro, a livello locale, continua ad andare sempre più veloce, abbiamo creato anche un direttivo vesuviano”.

A proposito Iovane, nel guardarsi intorno, lei cosa vede?

“Non entro nel merito di come sono amministrati i Paesi Vesuviani, ma posso affermare che il sindaco di Boscotrecase Pietro Carotenuto è un giovane che ama il suo territorio pur appartenendo a ideologie politiche differenti dalla mia; certo è che non si può fare un paragone con Torre Annunziata per il numero di abitanti. Ho grande stima di Raffaele De Luca, io stesso vivo a Trecase e mi auguro che l’attuale primo cittadino possa vincere. Con i leghisti di Boscoreale e Boscotrecase, ovvero Grifò, Sodano, Iacobetti e Balzano c’è grande unione d’intenti. Stiamo facendo un buon lavoro”.

LUIGI CAPASSO

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