“Torna con me o ti uccido”: condannato a sette mesi

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Secondo le accuse, l’imputato aveva instaurato nella donna e nei suoi familiari uno stato di paura e prostrazione, rendendo impossibile la conduzione di una vita normale. In particolare, la donna, coetanea dell’imputato, dopo un breve periodo aveva deciso di interrompere la relazione. «Dirò tutto alla tua famiglia», annunciava l’uomo. Poi giunsero anche le minacce di morte: «Se non torni con me ti uccido». Secondo il capo d’accusa puntò una pistola alla tempia della donna per rimettere in piedi la relazione- I fatti risalgono al diciassette maggio 2013, con la successiva denuncia presentata dalla donna e l’avvio del procedimento penale. Al termine del processo di primo grado, celebrato davanti al giudice monocratico del Tribunale di Nocera inferiore, l’imputato è stato riconosciuto colpevole e condannato a sette mesi di reclusione, con pena sospesa e successiva quantificazione del risarcimento danni da stabilire in sede civile.
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