Tifoso morto, 25 arresti, forse un agguato premeditato

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Già nella notte l’arresto di 25 tifosi lucani – l’ultrà del Melfi autista della Fiat Punto che ieri pomeriggio ha investito e ucciso l’ultras della Vultur Rionero e altri 24 tifosi invece dei rivali volturini – aveva dato la netta sensazione che la morte di Fabio Tucciariello, così si chiama la vittima, non fosse stata “accidentale”. Ora lo conferma anche il prefetto di Potenza, Annunziato Vardè, parlando con i giornalisti al termine della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica: «Si è trattato di un agguato premeditato: un episodio gravissimo e inaudito». Nell’investimento è rimasto ferito anche un altro tifoso della Vultur, 28enne, ricoverato in gravi condizioni all’ospedale San Carlo di Potenza: anche per questo motivo, l’ordine pubblico ora è da valutare molto attentamente per evitare ripercussioni e “vendette” dai rivali del Rionero contro gli ultras del Melfi: «E’ stato valutato – ha aggiunto il prefetto – di dare una risposta per isolare i tifosi violenti, perché evidentemente non bastano i servizi di ordine pubblico. Il fatto non si è verificato in prossimità di uno stadio né tra le tifoserie di due squadre che si sarebbero dovute affrontare ieri». 25 gli arresti, il primo per l’omicidio mentre gli altri 24 della Vultur per violenza privata e possesso di atti a offendere; il rischio di altre gravi escalation a l momento, purtroppo, non sono da escludersi.

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