Terra dei Fuochi, ecco i dati aggiornati, coi pericoli che vengono dall’umido

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Immagine di repertorio
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“La riunione di lunedì della commissione Terra dei Fuochi ci ha dato la possibilità di apprendere dal commissario alcuni dati interessanti, che avevamo sollecitato da tempo. Dall’inizio dell’anno sono 30 gli arresti per fenomeni legati ai roghi di rifiuti. Un dato in aumento, il 37 percento in più rispetto agli anni precedenti. La discriminante per rendere efficace la lotta al fenomeno è legata però alle condanne. Quanti di questi arrestati vengono effettivamente condannati? Quanti finiscono in carcere? Tali dati non sono ancora noti ma occorrerà acquisirli a breve per avere un quadro più chiaro. Inoltre rispetto alla gravità del fenomeno il numero degli arresti ci appare davvero esiguo”. Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi e membro della commissione Terra dei Fuochi Francesco Emilio Borrelli. “Sulle strategie operative si è discusso dei piani di volo dei nuovi droni. Attualmente ne sono attivi in modo costante solo due, di proprietà dell’esercito e dell’aeronautica militare, siamo in attesa dell’impiego dei nuovi veicoli della Sma Campania. I piani di volo dovranno essere focalizzati sui campi nomadi dove i delinquenti portano i rifiuti, pagando gli occupanti per smaltirli dandogli fuoco. Dai dati che ci sono stati trasmessi, tra l’altro, emerge che sono in aumento i roghi di rifiuti tal quale mentre diminuiscono quelli che interessano i rifiuti industriali. Per quanto riguarda l’impegno dei comuni l’idea che condividiamo del commissariato della Terra dei Fuochi è quello di assumere degli agenti stagionali da impiegare nelle unità operative ambientali dei corpi di polizia municipale per rendere più efficace il controllo del territorio”.

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