Tav e autostrade, certificati falsi in cambio di subappalti anche per la SA-RC

Smascherata un'organizzazione per delinquere: 21 arresti

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Controlli di qualità pilotati e falsi certificati in cambio di subappalti nella realizzazione di alcune tratte autostradali e dell’alta velocità ferroviaria. Coinvolti anche alcuni cantieri dell’A3, Salerno-Reggio Calabria.

I certificati – secondo quanto ricostruito dalla procura della repubblica di Roma con l’ausilio dell’attività d’indagine espletata dai carabinieri del Comando Provinciale – venivano rilasciati dal direttore dei lavori, allo scopo di agevolare società a lui stesso riconducibili. Una vera e propria associazione per delinquere, quella smascherata nel corso dell’inchiesta, che ha portato all’arresto di 21 persone tra Lazio, Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana, Abruzzo, Umbria e Calabria. Altre 14 ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite dalla Guardia di Finanza di Genova su ordine del Gip del Tribunale di Genova, per corruzione, concussione e turbativa d’asta, nei confronti di alcuni imprenditori e di dirigenti di un consorzio – General Contractor – che sta realizzando la linea ad alta velocità sul Terzo Valico dei Giovi.

Sono finiti sotto la lente d’ingrandimento della Procura l’esecuzione dei lavori per la tratta Tav Milano – Genova, 6 Macrolotto dell’Autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria e della People Mover di Pisa.

Il vertice dell’organizzazione criminale era rappresentato dall’ingegnere Giampiero De Michelis, promotore dell’organizzazione insieme all’imprenditore calabrese Domenico Gallo. Era lui che, incaricato della direzione dei lavori dal «contraente generale», svolgeva fasulli controlli di qualità e rilasciava certificati attestanti il falso, ottenendo in cambio subappalti a favore di società a lui stesso – o al proprio nucleo familiare – riconducibili.

Decisive, nell’ambito delle indagini eseguite dai militari dell’Arma, le intercettazioni delle conversazioni tra i due, oltre che con altri personaggi coinvolti.

«Quando tu fai un lavoro diventi… parte integrante di quell’azienda là… E devi fare di tutto perché le cose vadano bene… è giusto?». Lo avrebbe dichiarato proprio Gallo ad un interlocutore.

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