“Siamo gli studenti e le studentesse che sognano un futuro migliore dai banchi di scuola”

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“Siamo gli studenti e le studentesse che sognano un futuro migliore dai banchi di scuola. Siamo scesi in piazza il 27 Settembre, l’8 Novembre e il 29 Novembre per una scuola migliore. È giunto il momento di aprire gli occhi, guardarsi intorno lottare per una scuola a misura di studente”: queste le parole di apertura all’appello lanciato dagli studenti del Da Vinci e del Da Procida di Salerno alle scuole di tutta Italia (link in allegato). Qui si sono svolte giornate di occupazione che non hanno in alcun modo impedito il normale svolgimento delle lezioni da parte di chi non volesse aderire alla protesta; nonostante ciò entrambi i plessi sono stati sgomberati ieri in tarda serata, mettendo così fine alle attività di riqualificazione, formazione e partecipazione costruite dagli studenti nel corso dell’occupazione stessa.

Ma la lotta non si ferma: stamattina gli studenti del Da Vinci hanno continuato le attività di protesta lanciando un sit-in.

In un paese in cui il 70% delle scuole non ha i certificati di agibilità, negli ultimi 10 anni sono stati tagliati 22 miliardi di euro all’istruzione pubblica, e l’ultima riforma sull’esame di stato non ha visto la consultazione degli studenti, il diritto allo studio non è garantito.

In una regione in cui il 50% delle scuole è a rischio crollo, 1 scuola su 2 è chiusa il pomeriggio, e il 20% degli studenti paga per svolgere l’alternanza scuola-lavoro e non decide i percorsi da svolgere, il diritto allo studio non è garantito.

“E’ IL MOMENTO DI COMINCIARE A PRENDERE POSIZIONE, DI FARE AZIONI FORTI E DI DIMOSTRARE CHE NON SIAMO VASI DA RIEMPIRE MA FUOCHI DA ACCENDERE!”, è il momento di riprendere in mano le redini del futuro che ci stanno negando, è arrivato il momento di costruirlo assieme, di costruirlo dal basso.

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