Si scava con le mani tra le macerie. Il primo bilancio delle vittime

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E’ di 14 morti accertati il bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito il centro Italia, ma è destinato purtroppo a salire. Di ora in ora arrivano notizie dai piccoli centri della fascia appenninica colpita dal sisma. Numerosi i feriti che vengono trasportati in punti ospedalieri di fortuna. Gli ospedali della zona sono stati colpiti in modo serio dal sisma e quindi inaccessibili.

Tre le scosse più forti. Una di magnitudo 6 è stata registrata alle 3:36. I centri è più colpiti con epicentro a 2 chilometri da Accumoli (Rieti) e 10 da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) ed Amatrice (Rieti). L’ipocentro è stato a soli 4 km di profondità.  Seconda e terza scossa sono state registrate alle 4:32 e 4:33. Hanno avuto epicentro in prossimità di Norcia (Perugia), Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Gli ipocentri sono stati tra gli 8 e i 9 km. Oltre 50 finora (alle 6:40) le repliche di magnitudo superiore a 2, cinque delle quali di magnitudo 4 o superiore.

Gli operatori che lavorano tra le macerie continuano a scavare, anche con le mani, ma non sanno se sotto i crolli c’è qualcuno ancora in vita. 

“Questo è un terremoto di magnitudo importante, è un terremoto superficiale che ha provocato uno scuotimento rilevante. Il valore è paragonabile al sisma de L’Aquila”. Sono le parole del capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, a margine del Comitato operativo in corso nella sede della Protezione Civile di Roma insieme ai rappresentanti di tutte le forze dell’ordine.

Al momento (ore 7.00) sono state registrate numerose repliche e sono 39 gli eventi sismici localizzati di magnitudo pari o maggiore di 3.0. I più forti sono avvenuti nella zona di Norcia (PG) con magnitudo 5.1 e 5.4, alle 04:32 e alle 04:33, rispettivamente.
(Foto tratte dai social )

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