Sharing Economy in Europa. L’Italia mostra segnali positivi nell’home sharing.

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Sharing Economy in Europa nel 2019 ha presentato segnali positivi di crescita. Stando ai dati Eurostat, un europeo su cinque, di età tra i 16 e i 74 anni, ha usato un app di home sharing per trovare sistemazione per i propri viaggi. Il dato è in crescita. Nel 2017 erano il 18%, nel 2018 il 19% e nel 2019 si è giunti al 21%.

Per quanto riguarda i trasporti, solo l’8% ha utilizzato una delle piattaforme di car sharing, ride sharing o car pooling. Il dato in questo caso è stabile e sembrerebbe indicare una certa riluttanza del cittadino europeo verso la mobilità condivisa. Va detto, però, che i servizi di mobilità condivisa hanno una presenza per lo più limitata alle sole aree metropolitane.

Stando ai dati Eurostat, l’home sharing è particolarmente usato dai lussemburghesi che col 46% guidano la particolare classifica, seguiti dagli irlandesi col 34% e dai maltesi col 30%. E’scarsamente usato dai cechi al 5%, da ciprioti al 5% e dai lettoni al 4%.

Discorso piuttosto diverso per la mobilità condivisa. Estonia al 29%, Irlanda al 26% e Malta al 25% si presentano come le nazioni dove gli abitanti usano maggiormente questo tipo di servizio. Bulgaria, Greece, e Cipro tutte al 2% sono le ultime della classe.

L’Italia è in perfetta media UE per quanto riguarda l’home sharing, con il suo 21%. Mentre per quanto riguarda la mobilità condivisa, è sotto la media con un 6%. Dato comunque in crescita. Stranamente fa meglio della Germania che col suo 3% si presenta piuttosto diffidente verso questa tipologia di servizio.

Va da se che la statistica mostra il rapporto fra utilizzatori e popolazione, ma non ci mostra gli andamenti in termini di frequenza di utilizzo e di fatturato delle piattaforme on-line. Come poc’anzi ricordato, la mobilità condivisa è un servizio prevalentemente destinato alle aree urbane dove comunque vive sola una parte della popolazione europea. Ma il dato non ci mostra con quanta frequenza gli utenti utilizzino i servizi di mobilità condivisa. Non sappiamo nemmeno il fatturato raggiunto dal settore, se quindi è aumentato oppure no. Al momento l’indagine Eurostat ci permette però di capire come le abitudini di consumo dei cittadini europei stiano cambiando.

La Sharing Economy in Europa nel 2019 ha raggiunto un livello soddisfacente e sta crescendo come era stato previsto nello studio PWG del 2016. Al momento, però, pare che un grosso scoglio alla crescita sia rappresentato da una mancanza di una regolamentazione unica europea per il settore. I 27 membri dell’UE hanno regolamentazioni diverse e questo può creare diversi problemi di interscambio fra i diversi paesi. Data la crescita del settore appare sempre più evidente un’armonizzazione fra i membri UE.

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