Sesso con minori. C’è anche un sacerdote

Fu sospeso nel 2015 'a divinis'

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C’è anche un sacerdote tra le quattro persone rinviate oggi a giudizio dal gup di Potenza con l’accusa di aver fatto sesso con minorenni: il prete finì agli arresti domiciliari (e poi sospeso “a divinis” dal vescovo della Diocesi potentina di Tursi-Lagonegro) il 21 aprile 2015, nell’ambito di un’inchiesta della Procura del capoluogo lucano sull’adescamento di minori, attraverso i social network, poi pagati per consumare atti sessuali. La prima udienza si svolgerà a Matera il prossimo 13 luglio. Per altre quattro persone, invece, giudicate con il rito abbreviato, sono state disposte pene comprese tra i due anni e due mesi e due anni e otto mesi, e sono state riconosciute le attenuanti generiche.

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