Scuola e precari, interviene anche la Cisl

64
Advertisement

“Siamo pronti a mobilitarci di nuovo, sostenendo con forza le iniziative messe in campo dalle federazioni nazionali, se il governo non rispetta gli impegni assunti con Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda per la stabilizzazione dei precari, nell’accordo raggiunto con il presidente Conte e con il ministro Bussetti. C’e’ una vera e propria emergenza soprattutto in Campania, dove abbiamo 5500 precari, un decimo di quelli esistenti in tutta Italia, che dopo anni di esperienza maturata nel settore ed enormi sacrifici personali, sono ancora in attesa di ottenere la cattedra”. Cosi’ la segretaria generale della Cisl Scuola regionale Rosanna Colonna sui continui rinvii che fino a oggi hanno reso sostanzialmente inattuate le decisioni assunte nel giugno scorso con l’Esecutivo. “In quella sede – sottolinea Colonna – vennero stabiliti due provvedimenti, un percorso abilitante speciale (PAS) presso le universita’ per consentire ai docenti che tra il 2011 e il 2019 hanno maturato almeno 180 giorni di servizio all’anno per un triennio di ottenere il titolo di abilitazione, e l’avvio di una procedura straordinaria per coprire le migliaia di cattedre che resteranno ancora una volta scoperte dopo le immissioni di questi giorni.” Tutto questo, “nonostante una norma dell’Unione Europea che impone il diritto alla stabilizzazione dei precari dopo 36 mesi di tempo determinato, periodo ritenuto dalla UE congruo per dimostrare di aver maturato una esperienza di qualita’, e che stride con i 55 mila precari con 36 mesi di servizio non abilitati esistenti in Italia, di cui oltre la meta’ nel Mezzogiorno. Persone in attesa di cattedre che, paradossalmente, saranno ancora una volta occupate da supplenti, a loro volta pronti a diventare candidati a precari del futuro”.

Advertisement