Sciopero nazionale della vigilanza privata, Giuseppe Alviti: Le guardie giurate dicono basta alla macellazione sociale

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“Un contratto – dichiara il leader storico della Associazione nazionale guardie giurate Giuseppe Alviti- fermo ormai dal 2015 con le parti datoriali che  non vogliono riconoscere alcun aumento salariale ai lavoratori.”
Inoltre le parti sociali pongono l’attenzione alla “scarsa attenzione alla salute e sicurezza, gli appalti al massimo ribasso e per finire con i contratti “pirata” nel settore della vigilanza privata.”
“Lo sciopero è stato inevitabile, sebbene avrei scelto altra data  sostiene Alviti, tutti i tentativi operati dai Sindacati per un accordo teso a migliorare le condizioni contrattuali di migliaia di lavoratrici e lavoratori si sono scontrati con la netta ritrosia delle Associazioni Datoriali.
In un momento drammatico per il Paese, nel quale l’apporto del settore della vigilanza è strategico per tutelare la salute e la sicurezza pubblica e privata, servirebbe uno sforzo comune per garantire equilibrio sociale per un corretto rapporto tra tutela della sicurezza e del lavoro, fondato sulla stabilità occupazionale e sulla difesa del potere d’acquisto dei redditi da lavoro dipendente.
Le parti datoriali, invece, facendo leva sull’alibi della situazione emergenziale puntano a introdurre ulteriore precarietà nel rapporto di lavoro, negando qualsiasi riconoscimento della professionalità.” ribadisce Giuseppe Alviti ed ecco che abbiamo  aderito compatti allo sciopero proclamato dalla CGIL CISL e Uil.
La video dichiarazione del Presidente Alviti
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