Sciacca – Il disperato appello di Giovanni Amoroso “pronto a incatenarmi dinanzi al tribunale”

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Divorzi e separazioni e, in mezzo, figli contesi da adulti perennemente in lite. Situazioni spesso “al limite” con genitori impegnati a farsi del male pur di avere l’ultima parola. Giovanni Amoroso arriva da una situazione simile e, come tanti altri papà separati, si sente defraudato di un diritto “naturale” come quello, appunto, di svolgere il ruolo di padre. Mi si vedeva davanti al tribunale di Sciacca giorno 21 dicembre se il tribunale nn tutelerà per il meglio mia figlia, mi  incatenerò, nella speranza di far sentire la propria voce e di poter raccontare la propria storia.

La storia

Sono passati 6 anni  la lentezza del tribunali sta danneggiando mia figlia “A me è stata portata via mia figlia, cambiata di punto in bianco la residenza senza che io ne sapessi nulla: la mia ex compagna mi aveva detto che sarebbe andata con la piccola a trovare la famiglia  ma poi, toh capito quali fossero le sue intenzioni. Era già troppo tardi. Praticamente mi ha portato via la piccola con l’inganno e ha cambiato residenza senza che ne sapessi nulla: l’avessi fatto io, presumo che nel giro di 48 ore avrei avuto i carabinieri a suonarmi alla porta” racconta Giovanni Amoroso.

L’appello

“Rimarrò qui incatenato finché qualcuno non mi ascolterà seriamente: due, tre notti, fa niente, mia figlia è mia figlia – si sfoga Giovanni  – E’ ora di finirla di trattare noi padri separati come persone senza alcun diritto mentre le madri possono disporre dei figli come vogliono senza consultarci e allontanandoli da noi. Abbiamo i loro stessi diritti, siamo papà come loro sono mamme, non dovrebbe esserci questa disparità di trattamento. Non dobbiamo sottostare a tutto ciò che vogliono le nostre compagne perché incombe la minaccia che possano portarsi via i bambini: non è giusto”.

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