Scafati. Marcia contro miasmi, arriva la bocciatura da Aliberti

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“No ad una marcia inutile senza un vero obiettivo”. Stanno facendo discutere a Scafati le parole dell’ex primo cittadino Pasquale Aliberti in merito alla marcia organizzata per domenica prossima in segno di protesta per i miasmi emanati dal fiume Sarno.

La forte puzza, che tanto ha inasprito gli animi di molti residenti al punto di dar vita, negli ultimi giorni, a numerosi momenti di protesta, ha indotto tutti ad una vera e propria mobilitazione per il giorno 3 settembre. Una mobilitazione nata da una provocazione scritta via Facebook che ha trovato il placet di tantissime persone. E mentre sui social il tamtam di condivisioni e commenti sulla vicenda continua senza sosta, a porre un freno e manifestare le proprie perplessità è stato Pasquale Aliberti. In un lungo post, l’ex sindaco scafatese ha preso le distanze dalla marcia.

“Era il 20 novembre del 2010 quando promossi, da sindaco, la marcia per sensibilizzare tutti i livelli istituzionali sul risanamento del fiume Sarno – le sue parole – Una grande partecipazione della città e dei sindaci di tanti comuni coinvolti. Alla marcia segui un incontro presso l’Aula Consiliare il giorno 23 di novembre a cui parteciparono l’assessore alla Regione Campania Eduardo Cosenza, l’onorevole Monica Paolino e il generale Roberto Jucci, commissario straordinario per l’emergenza del Sarno. La nostra richiesta era chiara: finanziare la rete fognaria del Comune di Scafati e il dragaggio del fiume Sarno. Ottenemmo sia il primo che il secondo finanziamento per opere di completamento pari a 250 milioni di euro. I lavori della rete fognaria sono stati inaugurati ad aprile del 2015 mentre il progetto Grande Sarno è stato più volte ostacolato dagli ambientalisti di facciata per la vicenda delle vasche di esondazione. Una marcia che aveva un obiettivo concreto e che si rivolgeva a degli interlocutori chiari e competenti. Un risultato straordinario ottenuto grazie all’impegno di tutti. Le marce si organizzano su obiettivi precisi e non per portare la gente per strada, già disperata, semplicemente per cercare visibilità o protestare senza conoscere i problemi, lo stato dell’arte e i livelli istituzionali di riferimento.  #NoAdUnaMarciaInutileSenzaUnVeroObiettivo”

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