Scafati. Lotta alla Ludopatia: convegno con SS.E. Mons. Depalma e Marco Baldini

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Il Comune di Scafati ha avviato una serie di iniziative volte alla lotta e contrasto della “Ludopatia”. Nell’ambito del progetto venerdì 29 gennaio alle ore 10.30 presso l’Auditorium dell’Istituzione Scafati Solidale Marco Baldini, il noto conduttore radiofonico, incontrerà gli studenti delle scuole superiori del territorio per raccontare la sua esperienza di giocatore d’azzardo. Sarà presente anche il vescovo di Nola SS. E. Mons. Beniamino Depalma che proprio di recente, in una lettera inviata ai sindaci dei comuni del territorio diocesano, ha lanciato l’allarme sulla preoccupante diffusione del fenomeno della ludopatia, invitando i primi cittadini a mettere in campo azioni di prevenzione.

Interverranno, tra gli altri, il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti, i dirigenti scolastici dell’Itis Pacinotti (Adriana Maria Loredana Miro) e  del liceo scientifico “R. Caccioppoli” (Domenico D’Alessandro) e la coordinatrice del Piano di zona Ambito S1 Maddalena di Somma, che anticiperà l’avvio di un imminente progetto destinato alle scuole superiori del comune di Scafati, quale azione di supporto e prevenzione del gioco di azzardo patologico (denominato “Gap”).

Inoltre, sempre nell’ambito delle iniziative di contrasto alla ludopatia nella stessa giornata alle ore 18 presso la Biblioteca Comunale “F. Morlicchio”, Marco Baldini presenterà il suo libro “Il giocatore: ogni scommessa è un debito”.

Il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti: «Il convegno apre ad una serie di eventi per la lotta alla ludopatia. A dare valore alla giornata la presenza di SS.E. Mons. Depalma in prima linea sul tema e il testimonial d’eccezione Marco Baldini che a Scafati porterà la sua testimonianza sperando di lanciare un messaggio ai giovani affinché riconoscano i rischi che si celano nel circuito del gioco e delle scommesse. Un problema reale e preoccupante che ci ha spinto a proporre la realizzazione di punto di ascolto e riferimento per quanti saranno segnalati o vogliono provare ad uscire dalla ludodopatia».

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