Scafati, il vescovo Marino chiede di voltare pagina

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«A Nola e Scafati, in particolare, il voto assumerà un valore significativo per l’uscita da gestioni commissariali. Nel primo caso lo scioglimento del consiglio comunale è arrivato per la mancata approvazione del bilancio, a Scafati per infiltrazioni camorristiche», ha detto il vescovo.Situazioni diverse e non paragonabili in termini di gravità dei fatti, ma che, secondo Marino, si prestano a una riflessione. «I commissariamenti indicano una sconfitta complessivadella politica, delle classi dirigenti e delle comunità. Indicano, in poche parole, la difficoltà ad assumere fino in fondo le responsabilità che una democrazia compiuta richiede a ciascuno, indicano la fragilità del sistema politico locale e della societàcivile». Da qui, la decisione della Diocesi nolana a stimolare un intenso lavoro formativo e informativo delle comunità cristiane intorno al valore altissimo delservizio al bene comune. Una lettera in cui Marino traccia anche una sorta di manuale per il buon elettore. «Ai cittadini si raccomanda rettitudine di coscienza e libertà nell’esercizio del voto», ha spiegato Marino. Non mancano però le raccomandazioni per i candidati: «A loro chiedo onestà, competenza, passione per il bene comune. A tutti, elettori compresi, si sottopone una lunga lista di problemi: ambiente, camorra, lavoro, corruzione, sviluppo, illegalità diffusa, povertà, giovani, famiglie, agricoltura. Ma facciamo un esercizio di onestà: a cosa serve? A cosa serve lasciare sul tavolo delle parole e poi sfilarsi? Per tale motivo avvertiamoun’esigenza nuova e diversa. Vogliamo rivolgerci a chi, ben formato e animato da sane motivazioni, è da tempo sulla soglia dell’impegno politico ma non trova il coraggio di oltrepassarla ».

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