Scafati, il Centro per l’impiego passa a Sarno, l’amarezza dei grillini

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Ecco la presa di posizione dopo che la Regione Campania ha accolto la richiesta del sindaco di Sarno di ospitare il Centro per l’Impiego che aveva sede fino a pochi giorni fa a Scafati. ”
Il trasferimento a Sarno del Centro,con tutto il personale, è solo l’ennesimo schiaffo che riceve la nostra comunità e che non risolverà alcuna problematica, soprattutto ponendo tale servizio lontano dalla centro più grande che è quello scafatese. Nella nota che rende pubblica questa decisione si fa riferimento con questa scelta alla risoluzione di alcune “problematiche messe in evidenza nei mesi precedenti”, da quale utenza ci chiediamo? Quella del bacino elettorale dell’ex presidente della provincia? Per noi è solo l’ennesima operazione di propaganda fatta per le prossime elezioni comunali di Sarno. A pagarne le pene sarà Scafati. Sicuramente rappresenta una sconfitta per il nostro territorio che ad oggi si vede sempre più impoverita e spogliata di tutti quei servizi che l’avevano resa il fiore all’occhiello di tutto l’agro Nocerino sarnese. Ci dispiace che la commissione straordinaria, ancora una volta, non abbia saputo tutelare la nostra città. Non bastava che nel passato centro-destra e centro-sinistra non abbiano tutelato i servizi della città di Scafati. Anche la struttura ospedaliera che avevamo a Scafati c’è stata scippata con la complicità di centro-destra e centro-sinistra. Il più grande centro dell’agro Nocerino sarnese non è fornito ora di alcun servizio.  La dislocazione del centro dell’impiego pur avendo Scafati fornito una possibile alternativa a quella di via Terze non è stata preso in considerazione. Non è bastato chiedere e proporre, da anni, sia all’ex amministrazione che alla triade commissariale, il taglio degli esosi fitti dell’ex centro per l’impiego che ammontava a ben €3500 al mese e di vagliare la possibilità di insediare il centro nell’ex manifattura dei tabacchi; come al solito sia la commissione straordinaria che la politica del passato è stata sorda alle nostre proposte. “

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