Scafati, Fiume Sarno da “Apocalisse”

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Questa mattina Scafati si è svegliata in un futuro – “Distopico” – , in uno scenario -“Apocalittico”- . Un lungo corso di acqua bianca attraversa l’ aperta campagna della periferia. Dalle foto sembra vapore, nebbia; insomma un evento naturale, esteticamente bello, quasi sublime.

Potrebbe essere l’oggetto scenografico ideale per un film di fantascienza o di un antico testo sacro in cui si parla di profezie.

Niente di tutto ciò, è solo il Sarno. Il fiume più inquinato d’Europa, il nostro caro vecchio fiume Sarno maltrattato e tormentato dagli uomini, magari uomini di Scafati.

E’ consuetudine agostina sversare sostanze tossiche o scarti di lavorazioni industriali nel “Mystic River” ; quasi come se fosse normale inquinare un patrimonio dell’umanità, una testimonianza storica. Una bellezza della creazione divina che viene deturpata da qualche criminale, solo per rimpinguare le proprie tasche di un altro Dio il “Dio Denaro”.

Venendo alla cronaca, come da tradizione, il Sarno, nei mesi caldi per le industrie conserviere è più inquinato che mai per le frequenti quanto sconsiderate operazioni di sversamenti illeciti delle aziende locali. Ma quest’oggi un bianco fitto, di origine quasi sicuramente chimica, ha rubato la scena ai “classici” pomodori. I primi ad accorgersi dell’accaduto sono stati i residenti di Via Terze che avevano già assaporato l’odore acre delle parti chimiche presenti nel fiume ieri sera.

Un’allerta generale ha mobilitato un pò l’intera cittadinanza, nonchè la parte politica.

L’assessore con delega al Fiume Sarno, Alessandro Roberto Arpaia, ha rassicurato le tante persone che tengono a cuore il proprio territorio affermando di aver già sollecitato il Comando della Polizia Municipale, sotto la guida del comandante Forgione, per intensificare i controlli e le verifiche ma soprattutto per stanare i responsabili.

Scafati Arancione con il suo massimo rappresentante Francesco Carotenuto, da anni in guerra su questo “fronte”, ha fatto lo stesso rivolgendosi al corpo di sicurezza preposto al fatto e chiedendo un urgente incontro con l’assessore Arpaia e il sindaco Salvati. Altri esponenti politici hanno fatto sapere la loro su Facebook dando vita a dibattiti piuttosto spazientiti per essere solo scambi di opinioni.

Insomma il popolo è stanco di vedere il proprio simbolo sempre più bistrattato da chi forse, alla sua terra, non tiene.

Nel terzo giorno senza sindaco la città vive l’ennesimo ” Omicidio Ambientale” e aspetta desiderosamente un giro di boa che possa riportare quantomeno a sperare di invertire il trend negativo, oramai attaccato alla pelle degli Scafatesi.

 

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