Scafati, ennesima udienza calda al processo Sarastra

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Storia di ieri, davanti al pm Vincenzo Montemurro, il testimone chiave Pasquale Coppola sull’operato dell’ex sindaco Aliberti. Coppola fu assessore e presidente del consiglio comunale di Scafati. Coppola ha risposto alle domande della difesa degli Aliberti per circa 3 ore. Il teste ha confermato con animo esagitato, la presenza di Alfonso Loreto (ex boss, ora collaboratore di giustizia) nella casa comunale e poi anche la vicinanza dell’ex compagine politica alibertiana ai Ridosso-Loreto. Coppola ha ricordato anche i fatti relativi alle accuse mosse a suo carico dalla Procura antimafia (è indagato a sua volta per voto di scambio politico mafioso per le regionali del 2015). L’ex candidato Ncd ha negato ogni accusa a suo carico ed ha rispedito al mittente ancora una volta, la vicinanza ai clan locali secondo le informazioni a sua disposizione. Coppola ha sottolineato la vicenda relativa al centro commerciale che si sarebbe dovuto realizzare:  ‘ una promessa elettorale’ di Aliberti all’ex assessore Mario Santocchio, mai mantenuta e non ‘certo una cosa di mio interesse’ ha detto. Attenzione ricaduta sulle elezioni regionali del 2015. Su quella competizione elettorale Coppola ha sottolineato come di fatto, la candidatura di Monica Paolino era una sorta di interfaccia del marito sindaco. Forse senza la quella forza – secondo quanto dichiarato da Coppola – non sarebbe mai stata eletta.

 

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