Scafati, Di Massa trascina la folla

290
Advertisement

La Scafati che vuole nascere si dà appuntamento al bar Dodo in una serata che sarà ricordata per la partecipazione numerosissima e convinta di una parte della cittadinanza. Alla presentazione della campagna elettorale dei candidati al consiglio comunale Alfonso Di Massa e Anna Conte c’è anche il candidato sindaco Cristoforo Salvati a portare le sue idee e i suoi progetti per la città. Ma c’è soprattutto il pubblico delle grandi occasioni e il grande confronto voluto da Alfonso Di Massa, che prima della manifestazione vieta di posizionare il tavolo dei relatori per stare tra la gente, evitando barriere tra chi punta ad amministrare e i cittadini. Un inequivocabile segnale per il futuro. La serata sfugge agli schemi del dibattito politico, trasformandosi in un confronto tra amici, tanti amici. Ne viene fuori un continuo fiorire di idee e proposte per riprendersi Scafati. L’abbraccio arriva anche da Nunzio Carpentieri, sindaco di Sant’Egidio del Monte Albino, che viene a portare il suo sostegno. “Votate le persone perbene e l’onestà”.

Ma il grande protagonista della serata diventa Di Massa che parla in piedi alla platea, non riuscendo a frenare il suo impeto e la sua passione per una Scafati che sente maledettamente sua, incollata nell’anima di chi ha già conosciuto vecchie battaglie politiche. Il candidato di Fratelli d’Italia lancia un monito: “Che sia una campagna elettorale corretta e dai toni bassi. Proposte, non polemiche”. Al suo fianco Cristoforo Salvati applaude. Accanto a loro Anna Conte, alla sua prima esperienza politica, ma con le idee ben chiare: “Scafati va vissuta, deve essere una città pulita, dove le mamme possono passeggiare con i bambini, dove i servizi per i cittadini devono essere posti in primo piano”.

Alfonso Di Massa, invece, sottolinea come la città debba crescere e impone la risoluzione in tempi brevi al problema rifiuti, che va risolto già il 27 maggio. Salvati ribadisce l’esigenza del Puc e il candidato di Fratelli d’Italia rincara la dose, sottolineando quanto sia fondamentale anche il Pip e tutto ciò che bisogna fare per riqualificare la città, magari partendo dalla stazione abbandonata. Una Scafati che ha bisogno di una ventata di novità, “magari cercando di sfruttare la sua posizione geografica per poter trarre vantaggio anche dal turismo”, afferma Di Massa. Un turismo che Salvati identifica anche in quello religioso.

Dai candidati non arrivano messaggi, ma scosse, che si scagliano forti su chi ascolta. Nessuno si annoia, altro che dibattito politico spocchioso e scontato. Al Dodo c’è fermento, passione, il senso di appartenenza è talmente forte che l’unico motivo per il quale la gente si scollerebbe dalla sedia è per andare subito a votare e riprendersi la città. La sala resta piena fino alla fine, gli applausi sono scroscianti ma soprattutto convinti. Scafati può rinascere, ma deve farlo attraverso le persone giuste, uomini in grado di cambiare la città e di riscrivere la sua storia, perché è arrivato il momento di “andare oltre” come recita lo slogan del candidato sindaco Cristoforo Salvati. Era difficile, però, attendersi un numero così elevato di presenze, ma soprattutto una partecipazione così viva, attiva ed entusiasta: merito di Alfonso Di Massa che ha saputo trascinare la folla con idee concrete e vicine alle persone.

 

Advertisement