Scafati. De Cola passa la palla ad Arpaia. Formisano, Fogliame e Acanfora N. sono allibiti

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Scafati. Sulle pagine de “Il Mattino”, la dichiarazione degli amministratori circa la chiusura al pubblico del Comunale “28 settembre”.

Il sindaco Salvati ha dichiarato, allo stesso organo di informazione, che la drastica decisione è stata presa in seguito alle intemperanze dei tifosi scafatesi durante la partita contro la Palmese. Gli fa eco l’assessore allo Sport De Cola che afferma: “Quello che a noi interessa è l’incolumità delle persone. Bisogna avere rispetto della cosa pubblica. Abbiamo lavorato tanto per la riapertura dello stadio. Durante l’ultima partita sono stati divelti sediolini, sfondate pareti in plexiglas… Ecco quindi il perché della decisione“.

Ma sulla via di fuga, altro punto dolente della questione stadio, l’assessore De Cola torna a centrocampo e passa la palla all’assessore Arpaia: “Ricordo a tutti che sono l’assessore allo Sport e non ai Lavori Pubblici. Stiamo lavorando sul tema: c’è da trovare un accordo con un privato. I tempi sono lunghi e stiamo studiando la proposta di convenzione.”

La domanda però sorge spontanea: se l’assessore allo Sport non si occupa anche degli impianti sportivi, di cosa si vorrebbe o dovrebbe occupare?

Immediata la risposta di Forza Italia (Formisano e Fogliame) e di Allenza Popolare (Nicola Acanfora) che, attraverso un comunicato stampa, dichiarano: “Siamo allibiti,
sbigottiti, o forse no, visto tutti i dietrofront ai quali questa amministrazione ci ha, purtroppo, abituati fin dal suo insediamento. Leggiamo stamattina sui giornali le motivazioni che avrebbero portato all’ordinanza della nuova chiusura dello Stadio Comunale. Il Sindaco Salvati parla di ‘intemperanze dei tifosi e incidenti’. A nostro avviso si sta cercando di addebitare le responsabilità ad altri per non ammettere le proprie. Un’accusa grave quella del Sindaco che, fosse vera, dovrebbe portare la società sportiva del Presidente Cesarano a rispondere economicamente dei danni prodotti. Non ci risulta, però, che la FIGC abbia squalificato il campo, questo vuol dire che dalle figure arbitrali istituzionali non vi è stata segnalazione alcuna.

Non ci è chiaro, invece, come lo Stadio sia stato riaperto e poi richiuso. Non ci è chiaro quali lavori sono stati prodotti viste le immagini disastrose che girano sul web riguardanti gli spogliatoi: porte sfondate, prese divelte, pericoli di incolumità fisica di vario tipo.
Specchio di una Città che sta cadendo a pezzi.

Solidarietà ai tifosi, presi in giro dai soliti roboanti annunci e selfie rispetto alla
riapertura. Solidarietà ai tifosi per l’aggressione verbale del Sindaco rispetto ad episodi purtroppo comuni ma che devono essere gestiti dalle Forze dell’Ordine, così come il numero degli spettatori autorizzati: è stato controllato dal Comando dei Vigili? Questo per lo Stadio e in generale per tutte le strutture utilizzate dalle società.
La superficialità e l’incapacità di questa amministrazione nel settore Sport, oltre a non riuscire ad aprire lo Stadio anche solo per i tifosi scafatesi, sta facendo morire altre due strutture meravigliose realizzate dalla precedente amministrazione: il Palatenda in via Tricino e i Campi da Tennis di via della Resistenza“.

Teresa Formisano aggiunge: “In qualità di membro della Commissione Sport, ho il dovere di non girare la testa dall’altra parte. Pertanto la questione non finisce qui. Dobbiamo recuperare la credibilità anche nel settore sport: oggi, agli occhi delle altre società sportive dei Comuni limitrofi, siamo ridicoli”.

In questo momento i membri della Commissione Sport (Di Massa, Formisano, L. Acanfora, A. Carotenuto, Auricchio, Conte, Porpora e l’architetto E. Izzo), di cui il presidente Nicola Cascone, sono riuniti al secondo piano della Casa comunale sul tema Stadio.
Una prima convocazione dava appuntamento ai commissari al Comunale “28 settembre”: ma perché?

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