Scafati, botta&risposta comune-Aliberti. L’ex non ci sta: “E’ un muro di Berlino!”

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Un botta e risposta al veleno fra il comune, inteso come nuova amministrazione e Pasquale Aliberti da “libero cittadino. Il nodo di queste questioni, però, resta l’interpretazione delle posizioni. Parliamoci chiaro: i due blocchi, sotto mentite spoglie, continuano una sfida infinita. Aliberti esercita il diritto da libero cittadino, ma resta l’immagine gigante dell’ex sindaco. Dall’altra parte, l’amministrazione agisce come farebbe con qualsiasi persona, ma è chiaro che l’occasione è ghiotta per ripudiare il nemico.

Stavolta il ring riguarda le denunce di aliberti, in particolare all’ACSE. Il comune gli ha risposto, in parole povere, con un secco – “Lei non ricopre più alcuna carica istituzionale. Ci sono organi predisposti al controllo della legalità. Per chiarimenti vari segua l’iter del sito wrb dell’ente”

Una risposta che ha determinato la reazione del denunciante – “Risposta assurda perché da libero cittadino non posso avere informazioni. Anche relativamente alle indennità ed alcuni atti che fanno parte di delibere pubblicate all’albo. Sul sito del comune non ci sono le mail dei consiglieri comunali e dell’amministrazione ma addirittura la mia mail e la PEC. Quelle sulle quali ancora scrivono i nostri concittadini. E’ una vergogna, sono passati quasi tre anni dalla mia ex gestione. Altro che trasparenza qui siamo davanti ad un muro di gomma, il muro di Berlino che ha innalzato la segretaria comunale rispetto alle richieste fatte da un semplice cittadino su questioni che sono previste dal testo unico enti locali” –

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