Sarno, insulti a politici e magistrati: a processo la donna che inneggiava all’Isis

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Inneggiava all’Isis (l’organizzazione terroristica) attraverso Facebook, poi piazzò una bandiera dello Stato Islamico dinanzi agli uffici del Giudice di Pace di Sarno. Non solo: nel mentre tappezzava le mura cittadine di insulti a politici locali e nazionali, con scritte anche inneggianti alla “jihad” – la guerra santa -, custodiva in casa e qualche volta anche in borsa degli ordigni artigianali. Ma tra le sue accuse ha anche quella di atti persecutori verso un poliziotto. Dopo mesi d’indagine, la procura di Nocera Inferiore manda a giudizio Anna Maria Malfettone. La 45enne risponde di sette capi d’imputazione. La donna divenne nota perché aveva riempito le mura di edifici e scuole, a Sarno, di insulti e minacce contro politici, forze dell’ordine e magistrati. Diversi i reati dai quali dovrà difendersi: istigazione a delinquere, deturpamento di cose, resistenza a pubblico ufficiale, violenza privata, diffamazione, oltraggio e stalking.

L’attività di polizia giudiziaria e carabinieri copre un periodo di quasi due anni, da maggio 2016 allo scorso mese di aprile. Attraverso i social, gli inquirenti hanno raccolto una serie di frasi dal contenuto delirante e offensivo diffuse dalla donna verso politici locali, di Sarno in particolare, oltre che nazionali, insieme ad espressioni oltraggiose dedicate agli organi di Governo e Parlamento. Nel fascicolo sono allegate foto di edifici, scuole e uffici dove la donna riportava commenti offensivi e minacce esplicite di egual tenore.

A denunciarla fu però un maresciallo dei carabinieri di Sarno, una donna, che più volte fu seguita, pedinata e minacciata di morte dalla 45enne. Oltre alle minacce, la donna lanciò un petardo contro lo stesso carabiniere, che riuscì ad evitarlo. Il petardo esplose a pochi metri dalla sua auto. Anche il militare, come altri, fu oggetto di insulti verbali e in forma scritta, tra social e a ridosso di mura cittadine, che costarono alla donna nuove contestazioni. In un procedimento separato, Malfettone fu arrestata mentre girava in strada con una bomba artigianale nascosta in una piccola borsa.

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