SARNO, ALL’ORDINE DEL GIORNO LA REVOCA DELLA CITTADINANZA AL DUCE

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Il Consiglio Comunale è convocato per martedì 8 ottobre, alle ore 18.00, in prima convocazione. Tra i punti all’ordine del giorno, la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Il sindaco Canfora annunciò la decisione in questione nelle ultime settimane del precedente mandato, suscitando parecchie polemiche. Meno male che si tratta dell’8 e non del 28 ottobre, giornata della famigerata marcia su Roma organizzata dalla Buonanima, così nominava il duce, con malcelata ironia, il professor Michele Di Loreto, crociano vero, al Vico di chi scrive. Ora, per scendere nel dettaglio della vicenda, sarebbe giusto sottolineare che la revoca della cittadinanza – una sorta di punizione – ha senso quando il diretto interessato è ancora in vita. Nello specifico, la Buonanima è trapassata – non staremo ad indagare dove – con cruenta esposizione del corpo a Piazzale Loreto, gesto fin troppo sanguinoso per un dittatore già sconfitto dalla storia. Canfora, inoltre, rischia di esporsi a battute facili dall’opposizione, visto che corre il rischio – per vicende tutte da chiarire e che lui certamente chiarirà nelle sedi opportune – di perdere non la cittadinanza ma la poltrona di sindaco. Sarebbe opportuna una riflessione ampia. Amendola appartiene alla storia dei sarnesi e da lì nessuno potrà mai rimuoverlo. Le cittadinanze onorarie a volte, invece, sono come le lauree onorarie. Non servono a nulla, inutile persino ricordarle. L’anti-fascismo vero non ha bisogno di revocare un bel niente. Siamo nel 2019 e il 1923 è lontanissimo.

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