Saperi e Sviluppo: il ruolo dell’Università per la valorizzazione delle aree interne

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Le aree interne, soprattutto al sud della Provincia di Salerno, stanno soffrendo da diversi anni una emorragia sociale che sta portando allo spopolamento e all’abbandono di queste zone. Questa tendenza è in linea con il rapporto Istat (2018) che prevede per il Mezzogiorno, nel prossimo quarantennio, la perdita di tre milioni e mezzo di abitanti, il 25% in meno. Un declino legato sia al crollo delle nascite sia all’emigrazione economica. Questo depauperamento del capitale umano, il cosiddetto futuro dell’Italia “interna”, deve tornare al centro del dibattito pubblico. Per questa ragione, l’individuazione di strategie efficaci, fatte di politica e cultura, diventa una priorità per la salvaguardia del bene comune.

Progetti di rilancio delle opportunità economiche locali, incentrati sulla valorizzazione e riqualificazione delle risorse esistenti, e su dinamiche di scambio più virtuose per contrastare la polarizzazione fra sistemi produttivi e sistemi naturali, fra società urbana e società rurale, possono essere la soluzione vincente per superare queste problematiche. Ripensare alle aree interne come un’occasione, da studiare e da esplorare: da qui, il ruolo decisivo della cultura e della formazione. In tale contesto, l’Università, fucina di talenti e motore di innovazione, rappresenta uno degli attori principali in grado di offrire una visione alternativa di futuro nelle aree interne. L’appuntamento è per il 19 novembre alle 17 presso l’oratorio parrocchiale di Aquara.

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