San Valentino, la maggioranza sfiducia De Vivo, direttore dell’azienda in house

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La maggioranza sfiducia il direttore dell’azienda in house Ettore Rolando De Vivo, direttore della San Valentino Servizi sin dalla fondazione dell’azienda stessa nel 2009. Era stato confermato direttore, dallo stesso sindaco Strianese, all’indomani della elezione a sindaco nel 2015 “In funzione dei risultati conseguiti nel triennio 2012/2015 sia in termini economici che di efficacia e di efficienza dell’azione svolta”. Durante gli anni di amministrazione Strianese come lo stesso documento riporta nel documento che sancisce la sfiducia. “Durante questi 4 anni di gestione amministrativa sono stati conseguiti importanti risultati in termini di efficienza del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e di spazzamento urbano diventando, il nostro paese, uno dei più puliti, ospitali e ordinati del comprensorio dal punto di vista dell’igiene urbana. – si legge nel documento – Inoltre, nonostante i numerosi e ripetuti periodi di crisi del ciclo integrate del rifiuti, che hanno messo in difficoltà numerose comunità della Provincia di Salerno e della Regione Campania, il nostro paese mai ha risentito della problematica, in quanto é stato sempre assicurato un altissimo livello di igiene urbana. Nel frattempo, nonostante siano fortemente aumentati i costi di smaltimento del secco indifferenziato e della frazione umida (anche questo non imputabile ne al Comune ne all’Azienda) siamo riusciti a mantenere pressoché costanti le tariffe Tari, mentre gli altri comuni del comprensorio hanno dovuto aumentare le tariffe. Sono state ridotte altresì del 20 % le tariffe per tutti i servizi cimiteriali. Detti risultati sono stati ottenuti grazie alla giusta sinergica collaborazione intrapresa, in questi anni, tra l’Amministrazione Comunale, tramite il suo Assessorato all’Ambiente e l’Azienda stessa”. Subito dopo, sono stati elencati i motivi di sfiducia, il documento parla di alcuni aspetti di criticità rilevate nella gestione De Vivo che sono raccolti in 5 punti: “La mancata riduzione dei costi di gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, finalizzata alla riduzione delle tariffe agli utenti. La mancata, ulteriore, riduzione dei costi di gestione dei servizi cimiteriali finalizzata alla riduzione delle tariffe agli utenti. I ritardi su l’attivazione del progetto Smart Wast Premium, con il rilancio della raccolta differenziata. Ritardi nell’esplicazione del concorso pubblico per l’assunzione di due operai. Infine, la mancata ottimizzazione delle risorse di mezzi e personale nell’ambito della convenzione stabilità con il comune di Sant’Egidio del Monte Albino”.

 

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