Sembrava tutto a posto, ma alla fine il diniego è arrivato lo stesso: San Matteo i fuochi non li avrà. A negarli, l’autorità portuale salernitana. Il motivo? Ordine pubblico e sicurezza.
A poche ore dalla festa del santo patrono salernitano continuano ad acuirsi le tensioni e i dissapori tra Comune e Curia. Dopo l’assenza degli amministratori all’omaggio floreale in piazza Flavio Gioia e la comunicazione di assenza alla processione da parte del sindaco Enzo Napoli, la nuova doccia fredda è arrivata nella tarda mattinata: l’Autorità portuale ha negato il permesso di utilizzare l’area del porto turistico per la detonazione dei fuochi pirotecnici. Motivi di sicurezza, questa la spiegazione fornita. Al vento, quindi, il lavoro di portatori e commercianti che negli ultimi giorni avevano dato vita ad una grossa raccolta fondi che aveva fruttato circa 11mila euro per sostenere i costi dei festeggiamenti stessi.
La vicenda ha suscitato scalpore, dividendo opinione pubblica così come amministratori stessi, tra maggioranza e opposizione.
Inalterato il programma della festa:
- dalle ore 6.30 fino alle 9.30 Sante Messe ogni ora
- alle 10.30 vi sarà la Celebrazione Solenne Pontificale
- alle 18.30, invece, la processione solenne che partirà dal duomo e vedrà in strada, come ogni anno, i santi Gaio, Fortunato ed Ante, poi San Giuseppe e, ultimo, San Matteo.