San Biagio, il santo del sole e della gola, ma anche di Lanzara e San Marzano

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Il 3 febbraio si festeggia San Biagio ed in questo giorno è diffusa la tradizione della benedizione della gola. Vediamo insieme il perché. Secondo la leggenda una madre disperata si rivolse al Santo lui quando suo figlio stava per morire soffocato a causa di una lisca di pesce conficcata in gola. La benedizione del Santo con due ceri incrociati lo risanò immediatamente. Per questo miracolo viene invocato come protettore della gola. E, siccome la memoria del Santo ricorre il giorno dopo la Candelora, si usa benedire la gola dei fedeli incrociando sotto il mento due candele benedette il giorno precedente.Ecco la preghiera da recitare per chiedere la protezione di san Biagio:
“Martire glorioso, S. Biagio, con sincera gioia ti ringraziamo delle tante consolazioni che ci hai donato. Con l’esempio della tua vita cristiana hai testimoniato l’amore fedele e totale per Gesù, salvatore del mondo. Ti chiediamo di essere misericordioso, ottenendoci da Dio la grazia della fedeltà al nostro battesimo. Il mondo di oggi ci corrompe con le attrattive pagane del denaro, del potere, dell’egoismo: aiutaci a divenire i testimoni delle beatitudini evangeliche, per il raggiungimento della felicità e della salvezza eterna. Proteggici dalle malattie della gola, per le quali è ammirabile la tua intercessione: rendi coraggiose le nostre parole e le nostre opere, quali profeti e testimoni della Parola del Vangelo. Ottienici da Dio la grazia di godere con te la beatitudine eterna nel cielo. Amen”.

San Biagio, nell’accezione popolare, è anche il santo che porta il sole nelle case, cioè il 3 febbraio puntualmente caratterizzato da almeno un raggio di sole, uno spiraglio che conduce dall’inverno presente alla primavera ancora lontana. Dalle nostre parti il santo è festeggiatissimo in due realtà. Alla frazione Lanzara di Castel San Giorgio, con partecipazione alla messa solenne dell’arcivescovo di Salerno Bellandi, e a San Marzano sul Sarno, con una serie di appuntamenti che oggi arrivano a conclusione nella parrocchia che porta il suo nome.

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