Ruggi, auto vandalizzate nel parcheggio: Antonacchio: “E’ uno scasso a cielo aperto

Auto vandalizzate nel parcheggio del Ruggi, Antonacchio: "E' uno scasso a cielo aperto" 5 marzo 2021. Il segretario generale della Cisl Fp scrive ai vertici dell'azienda ospedaliera universitaria per chiedere delucidazioni sulla mancata realizzazione di una nuova area di sosta“

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Il parcheggio del Ruggi è diventato uno scasso a cielo aperto, le cui autovetture sono fornite dai dipendenti. La diatriba per la costruzione di un parcheggio per le auto dei dipendenti oramai si trascina da decenni e tutte le ipotesi paventare, anche proponendo la costruzione di un multipiano in ferro con l’utilizzo di fondi destinati al comparto e finalizzati al benessere organizzativo, non hanno mai trovato validi interlocutori, prima nei sindaci della città di Salerno e poi nei vari Direttori Generali che si sono succeduti prima dell’attuale manager – dichiara Pietro Antonacchio Segretario Generale della CISL FP di Salerno –  Ora oltre il danno anche la beffa: il 22 febbraio scorso i delegati della CISL FP dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno avevano chiesto spiegazioni circa lo stato d’arte del progetto parcheggio e la proposta di un tavolo paritetico per concepire i tempi, valutare le criticità ed elaborare ipotesi di soluzione da mettere in campo, a favore dei lavoratori, stanchi di perdere del tempo solo per trovare il posto auto e recare noie agli smontati di turno.

Bene, anzi male, nella giornata di ieri (cfr. 4 marzo u.s.), decine di autovetture dello stesso modello e marchio di fabbrica sono state scassinate, al parcheggio antistante l’azienda, per il mercato nero: il tutto creando paure ma anche delusione poiché nessuno si è accorto di niente. Non ci sentiamo di dare colpe, ma bisogna ora rimboccarsi le maniche e collaborare con le parti sociali le quali sempre hanno dimostrato di conoscere disagi e problemi dei lavoratori. 

Sarebbe opportuno che la direzione strategica avvii nell’immediato un urgente e conclusivo confronto sulla questione, riprogettando relazioni sindacali anche per le dinamiche che abbiano una dimensione collaborativa, progettuale e complessa, di carattere organizzativo dell’Azienda e che consenta innovazione e miglioramento dei servizi, della qualità del lavoro e del benessere organizzativo. Tutto il tempo che si spreca nell’affrontare tali questioni diventa tempo perso che giammai sarà possibile recuperare.

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