Roma / Rocca di Papa – Polizia al centro accoglienza,migranti positivi trasferiti al Celio

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Al centro di accoglienza a Rocca di Papa (Roma) gli Operatori della Polizia di Stato
in servizio al Reparto Mobile, impegnati per il trasferimento di alcuni immigrati
positivi all’Ospedale militare Celio, per contenere il rischio di un eventuale contagio
COVID-19 hanno indossato camice, casco e scudo.

A tal riguardo Antonio de Lieto, Segretario Generale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) ha dichiarato: “Giorno dopo giorno i rischi di contagio da coronavirus per gli Operatori di Polizia aumentano sempre più.

Dagli sbarchi indiscriminati e fuori controllo, alle fughe dai centri di accoglienza e dai porti, ove attraccano le navi che trasportano immigrati ecc., ormai è sotto gli occhi di tutti – a giudizio del LI.SI.PO. – che l’attuale esecutivo lascerà porti e confini terrestri “spalancati”. In questo modo – ha rimarcato il leader del LI.SI.PO. – il problema non si risolve, tutt’altro, è destinato ad “ingrossarsi” e la strategia attuata dal Ministro dell’Interno e dal Ministro degli Esteri, nel corso della visita a Tunisi, a parere del LI.SI.PO. non darà il risultato
sperato.

E’ un film già visto! Il LI.SI.PO. rammenta a lor signori che gli italiani hanno rispettato e rispettano tutt’ora tutte le restrizioni imposte dal Governo, ma a tal riguardo – ha concluso de Lieto – viene spontaneo chiedersi: perché gli stranieri ospitati a spese dei contribuenti sebbene non rispettano le prescrizioni non vengono sanzionati come gli Italiani, e perché no, rispediti nel loro Paese?

Signori del “palazzo romano”, L’Italia non si difende con le solite promesse e le solite
“chiacchiere da bar…” Il nostro Paese si difende con i fatti concreti, fatti che
ad oggi non si sono visti!!!

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