Roma – E’ morta Nadia Toffa, aveva 40 anni, l’inviata della trasmissione TV “Le Iene”

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Dopo una lunga battaglia contro il cancro è morta a 40 anni Nadia Toffa, storica conduttrice e inviata delle Iene.

Toffa, nata a Brescia, il 10 giugno 1979, è stata una conduttrice televisiva italiana, nota per la sua partecipazione ed inviata del programma televisivo di Italia 1 Le Iene.

Appare la prima volta in televisione all’età di 23 anni, prima di iniziare il suo percorso con Le Iene, ha lavorato per quattro anni per Retebrescia.

Nel 2009 diventa un’inviata del programma televisivo Le Iene, registrando numerosi servizi.

Tra i più celebri vi sono quelli su presunte truffe compiute da farmacie ai danni del servizio sanitario nazionale, sulla proliferazione delle sale slot machine, sullo smaltimento illegale dei rifiuti in Campania per mano della camorra, sul crescente tasso di tumori nel “triangolo della morte” tra Napoli e Caserta e sulla “terra dei veleni” a Crotone.

Il 2 dicembre 2017 ha avuto un malore durante un servizio a Trieste, e ciò ha comportato un suo momentaneo allontanamento dalla vita lavorativa.

L’11 febbraio 2018 rivela, durante il ritorno alla conduzione del programma televisivo di Italia 1 Le Iene, che ciò era dovuto a un tumore.

Il 13 ottobre 2018, ospite del programma televisivo Verissimo, annuncia di essere ancora affetta dal tumore, ricomparso nel marzo dello stesso anno.

“Hai combattuto a testa alta, col sorriso, con dignità e sfoderando tutta la tua forza, fino all’ultimo, fino a oggi”, si legge sulla pagina Facebook de Le Iene.

“Il destino, il karma, la sorte, la sfiga ha deciso di colpire proprio te, la nostra Toffa, la più tosta di tutti.

Sei riuscita a perdonare tutti, anche il fato, e forse anche il mostro contro cui hai combattuto senza sosta: il cancro.

Non ci resta che sperare che tu sia riuscita a perdonare anche noi, che non siamo stati in grado di aiutarti quanto avremmo voluto.

Ed ecco le Iene che piangono la loro dolce guerriera, inermi davanti a tutto il dolore e alla consapevolezza che solo il tuo sorriso potrebbe consolarci. Niente per noi sarà più come prima”.

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