Roccapiemonte, il nonno “orco” si difende: “Mai violentate le due minori”

86
Advertisement

«Non ho mai violentato mia nipote né la sua amica». Si è difeso così il 69enne di Rocca, arrestato giorni fa perché avrebbe abusato della nipotina e della sua amichetta, quando entrambe avevano 9 anni, in un periodo compreso tra il 2015 e il 2017. L’uomo ha spiegato al gip Luigi Levita che non sa spiegarsi perché oggi quelle due minori lo accusino. Spiegando che forse entrambe sono state “manipolate” da una donna che ce l’aveva con lui, per via di una vecchia inchiesta finita archiviata, dove la vittima risultava essere il figlio.

Anche la figlia dell’indagato, in carcere perché ritenuta sua complice per aver taciuto pur sapendo delle violenze sulla sua stessa figlia, ha respinto le accuse: «Cado dalle nuvole – ha detto – perché avevo sentito queste voci ma non mi ero mai preoccupata, fino a quando non mi sono attivata per capire se vi fosse qualcosa di vero». L’indagine sui due erano nate da un esposto di un cittadino, che aveva allertato i servizi sociali del Comune di quanto aveva appreso. La relazione degli uffici era poi finita in procura, con accertamenti condotti dalla polizia giudiziaria agli ordini del luogotenente Alberto Mancusi, dietro il coordinamento del sostituto Gaetana Amoruso. In sostanza, l’anziano avrebbe commesso vari atti di libidine nei confronti della nipote, figlia della figlia. Atteggiamenti messi in atto quando la madre e il padre della vittima erano fuori. Pur avendo avuto notizia, poi, dalla vittima, di quanto accaduto, la madre avrebbe taciuto. Il 69enne avrebbe anche abusato di un’altra bambina, vicina di casa della nipote. La figlia dell’indagato era stata sentita a sommarie informazioni. Viveva fuori, con un nuovo compagno ed un nuovo lavoro.

Advertisement